In attesa
del 25 aprile, “RIVISITIAMOLO” .
Per Genova
e la
Liguria, il 25
Aprile e la
“Guerra di Liberazione Partigiana”
hanno un doppio
“SIGNIFICATO” , tutto particolare
ed IMPORTANTE :
ci hanno liberato dal regime dittatoriale
monarchico-fascista e ci
hanno anche RESTITUITO quella
forma istituzionale REPUBBLICANA che la Popolazione Genovese e Ligure
aveva già saputo
“costruire” in oltre 700 anni di
INDIPENDENZA ! La guerra di
Resistenza ( 1943-45) fu una lotta
popolare, politica e militare condotta durante la 2a
guerra mondiale nei paesi europei
occupati dalle truppe della Germania nazista
e dell’Italia fascista. In Italia
ebbe inizio dopo l’armistizio stipulato dal governo Badoglio con gli anglo-americani ( 08/09/1943 ). Vi furono rappresentati il
Partito Comunista, il Partito d’Azione, la Democrazia Cristiana,
il Partito Democratico del Lavoro, il Partito Socialista, il Partito Liberale,
il Partito repubblicano ed il Partito Sardo d’Azione. A partire dal luglio 1944 il Comando venne
unificato nel “Corpo Volontari della
Libertà”, presieduto da R. Cadorna, L. Longo e F.
Parri . Culminò nel 1945 con le insurrezioni di
Genova ( 21 aprile ), Torino ( 23 aprile) e Milano ( 25 aprile) , che sancirono
la definitiva liberazione dai nazifascisti.
OGGI, le
ULTIME SCOPERTE STORICHE
hanno chiarito che :
“La
Repubblica di Genova, Stato sovrano ed indipendente per oltre
700 anni, venne riunita al regno di Sardegna per decisione illegittima del
Congresso di Vienna ( 1814-15 ). Tale
decisione fu illegittima ed arbitraria, essendo contrari sia il legittimo e
sovrano Governo, che in data 26 dicembre 1814 emanò un “PROCLAMA”
di protesta, sia il Popolo tutto, tanto che il re Vittorio Emanuele
I di Savoia rinunciò a sanare tale illegittimità mediante
“plebiscito” , certo del voto contrario del popolo Genovese e Ligure (
sul
RETRO l’importanza dei PLEBISCITI ).
Nell’Aprile del 1849 il
Popolo Genovese insorse sperando di riottenere la perduta indipendenza. Su
ordine del re Vittorio Emanuele II , tale insurrezione fu duramente repressa
dai bersaglieri del generale Alfonso La Marmora, con il “sacco
di Genova”, quando la città fu abbandonata alla soldataglia che uccise, stuprò
giovani donne, rubò, dissacrò chiese e conventi per ben trentasei lunghissime
ed interminabili ore. Dopo tale “saccheggio” che provocò danni
( allora quantificati da una Commissione Comunale)
equivalenti OGGi a circa 70 MILA
Miliardi di vecchie lire, il re Vittorio Emanuele II scrisse una lettera in
francese ( unica lingua che
parlava il “re dell’unità d’Italia”,
oltre al suo “dialetto” ! ) al generale La Marmora,
complimentandosi per aver ben operato in Genova, definendo, nel contempo i
ribelli Genovesi
( quasi TUTTA la POPOLAZIONE ! ) “vile ed infetta razza di canaglie”.
Con la decisione illegittima ed arbitraria del Congresso
di Vienna del 1814-15 e con la durissima REPRESSIONE del 1849, Genova
e la Liguria furono
“violentate” nella loro
INDIPENDENZA e furono
costrette con la VIOLENZA,
a passare
da una forma Istituzionale REPUBBLICANA ( che durava da più di 700 anni ! ) e quindi,
per allora già LARGAMENTE
DEMOCRATICA, ad un
regime monarchico DISPOTICO, GUERRAFONDAIO,
ANTIDEMOCRATICO ed ILLIBERALE che durerà, alleandosi anche con
il fascismo, fino al 1945.
Genova sabato
16 Aprile 2005 Sul
RETRO l’importanza dei PLEBISCITI
M.I.L.- Movimento
Indipendentista Ligure il presidente Vincenzo Matteucci
Via Banderali
2/5 - 16121 Genova il segretario Franco
Bampi
Tel e Fax 010-585263 / 5954005 E-mail
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