Abbiamo letto su alcuni giornali ( vedere sul retro) la “contestazione” di alcuni Consiglieri Comunali per l’accoglienza riservata la scorsa settimana ai Savoia dall’Amministrazione Comunale .

Finalmente alcuni rappresentanti della “Comunità Genovese”  hanno riscoperto l’orgoglio  della  nostra Storia   che  è  REPUBBLICANA  da  circa  mille  anni   ( dal 1090 ! ) .

 

Ora  occorre  compiere un atto di  “giustizia civica” :  dobbiamo rendere finalmente onore e giustizia ai nostri morti, massacrati nel 1849 dalle truppe sabaude durante il “sacco di Genova”.  Essi giacciono in fossa comune ed anonima nella cripta della Chiesa del Padre Santo,  IGNORATI  dalla  nostra Cittadinanza, perché  “nascosti”.  Cittadinanza che invece   “è costretta   a  vedere”  tutti i giorni, in Piazza Corvetto, la statua di quel  re Vittorio Emanuele II  dei Savoia che autorizzò  quel   “sacco di Genova” del 1849, con centinaia di morti, stupri, ladrocini, ecc…. Una proposta potrebbe essere questa :     in  attesa  che  si  possa  RIMUOVERE   quella  statua    (  la  cui  presenza è veramente  una  “offesa continua alla città” , avendo egli  ANCHE definito i Genovesi   “ vile ed infetta razza di canaglie” )  posizionare,  alla base della statua e  in  modo  che  sia   “ben  VISIBILE”,   una targa di bronzo o di marmo, di notevoli dimensioni,  illuminata  SEMPRE di notte da un fascio di luce proveniente  da  un   “faro luminoso”,   che  reciti  all’incirca

  

 

Genova giovedì 11 maggio 2006                                                     Leggere anche sul  RETRO

 

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