Tel e Fax
010-585263 E-mail mil@mil2002.org
Internet www.mil2002.org
Lettera aperta a Sua Eminenza
PREMESSA : il 20 aprile
2006 abbiamo inviato una “lettera
aperta” al Suo predecessore Tarcisio Bertone affinché
prima di ricevere in udienza privata, i Sigg.ri Savoia
ricevesse noi del M.I.L. onde potessimo
“spiegare bene” le motivazioni
della nostra posizione “ostile” nei
confronti di tale dinastia. Motivammo
quella nostra richiesta accludendo una
cospicua documentazione . Allego fotocopia di tale lettera, che comunque sarà già conservata presso il
Vostro archivio con tutta la relativa documentazione.
Il cardinale ed arcivescovo
Bertone
ritenne di non risponderci e quindi senza approfondire le motivazioni
storiche della Liguria accolse gli eredi
Savoia.
I nostri iscritti e simpatizzanti contestarono
duramente i Savoia durante i tre giorni di visita
Il 27 febbraio ho letto su un quotidiano che
Lei avrebbe “bocciato” la messa in
genovese, comunicando tale suo intendimento al rettore del santuario della
Vittoria don Sandro Carbone .
Il Prof.
Franco Bampi nell’articolo ha spiegato bene che tali messe sono
“molto seguite, molto vissute con devozione. L’officiante celebra in
latino, in genovese sono solo le letture, il salmo responsoriale, la
predica….”.
Chi le scrive non è ligure di nascita, come
invece ritengo sia Lei . E’ un marchigiano venuto
( www.mil2002.org/10_valori.htm)
E proprio per i
VALORI della Civiltà Ligure, La invito caldamente a
ripensare su tale “decisione” e,
per far comprendere alla Comunità
Genovese come siano importanti i VALORI
CRISTIANI ed i VALORI che questa
Comunità ha saputo esprimere in oltre 700 anni di INDIPENDENZA, celebri Lei, una volta all’anno,
Sul nostro sito Internet www.mil2002.org potrà trovare tutta la documentazione relativa a quanto Le ho scritto.
RingraziandoLa anticipatamente per l’attenzione che vorrà dedicare a questa mia lettera aperta ed in attesa di un Suo gradito riscontro, La saluto distintamente
Cell. 349-5423945
Allegato
Copia “lettera aperta”
inviata il 20 aprile 2006 al Cardinale Tarcisio Bertone