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Genova   lunedì 29 giugno 2009

 LETTERA  APERTA   all’Arch. Renzo Piano  e   p.c.  Geologo  Prof. Pietro Maifredi

Il   “ponte-viadotto”  sulla  VALPOLCEVERA   e    quello  sul    fiume    Elba.

Gent.mo Architetto  Renzo Piano,

Il  Porto Antico di Genova, grazie anche alla sua opera professionale, è stato ricuperato all’uso e godimento della cittadinanza. Il 26 giugno abbiamo letto sui giornali che “porterà l’Università di Harvard a Vesima” per “insegnare in città la voglia di architettura…..tenendo conto dei temi dell’energia e della salvaguardia ambientale…”.  Il 13 luglio 2006,  i  “ palazzi dei rolli”  e le  “strade nuove” di Genova sono stati dichiarati,  per l’Unesco, “patrimonio dell’Umanità”.  Non riteniamo però giusto  che altre zone della città debbano invece subire autentici “scempi” e  possano “usufruire” della   Metropolitana   pochissime zone della città  ( vedere nostro  “intervento” su “Il Secolo XIX” http://www.mil2002.org/cronaca/2009/090624is.htm ). La VALPOLCEVERA  era considerata  fino ai primi dell’Ottocento, una delle più belle valli d’Europa !   Devastata poi invece da insediamenti industriali  anche altamente inquinanti e da numerose “servitù infrastrutturali”, ha visto il culmine del suo “disastro ambientale”, con la costruzione del tracciato autostradale che, anziché percorrere  INTELLIGENTEMENTE una “tangenziale  sotterranea alta”, da Nervi a Voltri  ( come hanno fatto  nelle  civili città nordeuropee ) ,  è stato “infilato” nel contesto cittadino con devastanti viadotti   e,  nel Ponente, addirittura quasi “dentro” le case. Noi ci batteremo ad oltranza   perché, PRIMA o DOPO, si decida di fare il “tracciato tangenziale  sotterraneo alto” da Nervi a Cogoleto, con  successiva  DEMOLIZIONE dell’attuale “tracciato cittadino”.   In questi ultimi anni  la VALPOLCEVERA  ha iniziato il suo “riscatto”, anche grazie all’azione di “Comitati di Cittadini” innamorati della loro valle. Attualmente ha due autentici   “angoli paesaggistici” a  MURTA  e  GEMINIANO, minacciati dalla “gronda” che vanno assolutamente preservati , tutelati   e “migliorati”  e  non  “ peggiorati”,  come è stato fatto  proprio a VESIMA  dove lei ha il suo ufficio ( per le foto dei luoghi citati cliccare http://www.mil2002.org/battaglie/gronda.htm#foto ).

Le Amministrazioni  pubbliche hanno deciso di “raddoppiare” il transito cittadino dell’autostrada con la costruzione di una “gronda” che, inizialmente, si voleva addirittura far passare quasi a fianco dell’attuale tracciato con un raddoppio del ponte Morandi. Durante il “dibattito pubblico” anche noi siamo intervenuti  ufficialmente con una “proposta”

                                http://www.mil2002.org/battaglie/16_quaderno_A4_MIL.pdf

che prospettava la “tangenziale sotterranea alta”  da Nervi a Voltri o Cogoleto,  che è riportata nei “quaderni” degli  atti ufficiali del “dibattito”.   La società Autostrade che inizialmente era contraria ad un transito il più sotterraneo possibile, alla fine invece  ha  perlomeno optato per un percorso   medio-alto”,  di circa 23 Km. sotterranei , su circa 26 Km totali .

Noi   condividiamo la posizione dei “Comitati  NO gronda”,  che è ben  “spiegata” nei   loro “documenti” del loro sito                     http://www.dibattitopubblico.com 

Ma di fronte alle “prese di posizione” ufficiali delle Istituzioni che “vogliono” fare la “gronda” , a tutti i costi,  chiediamo un suo autorevole intervento affinché  almeno  NON  SI  FACCIA   il ponte-viadotto a Bolzaneto, ma si studi  la  soluzione di un passaggio SOTTERRANEO  sotto  il  Polcevera  che,  iniziando il suo percorso  2-3  kilometri  all’interno della galleria  prevista ,  “dolcemente”,   scenda   sotto il Polcevera  ed  altrettanto  “dolcemente”  risalga dall’altra parte,  consentendo  il transito anche ai mezzi pesanti, ma evitando agli abitanti di Bolzaneto un autentico “scempio ambientale”, nonché “peggioramento dell’aria respirata”. Il Prof. Pietro Maifredi, in un suo intervento, ha dimostrato che  si può passare sotto il Polcevera     http://www.mil2002.org/battaglie/gronda_rs/090405cm_2.pdf  

 Alcuni giorni fa,  per un “ponte-viadotto” in cemento armato sul fiume Elba, la città tedesca di Dresda è stata tolta dalla lista del Patrimonio  mondiale universale Unesco

                       http://it.euronews.net/2009/06/25/un-ponte-cancella-dresda-dall-unesco   

Facciamo in modo che la VALLE del POLCEVERA  non abbia un altro “deturpante” ponte-viadotto, in attesa di  poterla riportare ad essere una delle più belle valli d’Europa!

Fiduciosi di un suo autorevole intervento, ci teniamo a sua disposizione per un eventuale incontro e  cordialmente la  salutiamo

Vincenzo Matteucci  Cell. 349-5423945                                          Franco Bampi   Cell. 320-4367060

               presidente                                                                                                segretario