Verità
e giustizia sulle
slot-machine
Esposto
per RACCOMANDATA A.R. alla Corte dei Conti di Roma, alle Procure
della Repubblica di Roma, Genova e Potenza, al presidente della Repubblica
Giorgio Napoletano, al capo del Governo Silvio Berlusconi, al ministro
dell’economia e delle Finanze Giulio Tremonti.
Per CONOSCENZA ai mezzi di informazione ed ai Cittadini che
riusciremo a raggiungere “volantinando”
questo documento.
Come si
è arrivati a 98
MILIARDI di euro
di penali
Ce
lo ha “spiegato” l’Avv. Lino Barreca,
legale della B PLUS (
ex-Atlantis World ) , nella sua
“diffida
immediata rimozione e
rettifica notizie diffamatorie” pubblicata da
“Gioco&Giochi.com ” il 28/10/2010
( http://www.giocoegiochi.com/index.php?id=54404
), in risposta al “parere legale” espresso dall’Avv.Gian
Paolo Vincenti, in ordine all’interpretazione del contenuto dell’ordinanza della Corte di Cassazione N° 25495 del 04/12/2009, sempre pubblicato da “Gioco&Giochi.com”
il 27/10/2010 ,
( http://www.giocoegiochi.com/index.php?id=54388 ) e che,
a sua volta, risponderà all’Avv. Barreca,
appena le condizioni di salute glielo consentiranno.
PREMESSA : Nel
2004 lo Stato italiano decide di “regolarizzare” il gioco delle
“macchinette” ( slot-machine) e viene stipulata una “convenzione-concessione”
con DIECI società che gestiscono le
slot-machine , con un vero e proprio “contratto”, con clausole e
penali in caso di inadempienza.
Scrive
l’Avv. Barreca : “ ….ritengo opportuno ribadire
ancora una volta che in realtà, non si tratta affatto di evasione fiscale e che
non ci sono somme “accumulate” che potrebbero essere recuperate, poiché il
fantasioso importo di 98 miliardi di euro rappresenta solo la fantasiosa
proiezione matematica della possibile astratta applicazione di penali
“tecnico-contrattuali” in danno di tutti i 10 concessionari , proiezione assolutamente
svincolata dalle previsioni contrattuali e dalle inadempienze tecniche che si
vorrebbero attribuire ai concessionari.
Forse è il caso di spiegare in dettaglio ai lettori come si arrivi a
tali fantomatiche cifre. L’elemento che più di tutti ha influenzato il calcolo,
facendo schizzare da pochi milioni di euro a cifre astronomiche, è l’ammontare della cd IV
penale,
ossia
quella relativa al malfunzionamento del gateway.
Il gateway è un
sistema che consente ad AAMS
( Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato n.d.r.)
un’interrogazione telematica diretta
di un determinato apparecchio. Le previsioni
convenzionali stabilivano che
la risposta ad
un’interrogazione del gateway doveva avvenire entro 30 minuti, dopo di che
scattava un penale di ben 50 euro per ciascuna ora di ritardo“. L’Avv. Barreca fa
poi una lunga disquisizione (
tutta leggibile nella “diffida” sopra citata ) per “sostenere-dimostrare” che “questo assurdo criterio” avrebbe portato alla cifra di
oltre 87 miliardi di euro e scrive : “…se già è grave pensare che queste
siano “penali” effettivamente applicabili, è ancor più grave giungere ad
affermare che tale somma rappresenti il frutto di una sorta di maxi evasione
fiscale, come faziosamente e strumentalmente affermato in passato ( ed oggi
incredibilmente ribadito dall’Avv. Gian Paolo Vincenti) . Tale fantasiosa “proiezione” peraltro, si basa
su riferimenti convenzionali non più vigenti, in quanto modificati e
ridotti a seguito delle risoluzioni parlamentari e governative che imponevano che l’ammontare delle penali
fosse ricondotto a principi di ragionevolezza e proporzionalità,
nonché in relazione a ben due pareri del Consiglio di Stato e sulla scorta di
vari atti aggiuntivi e modificativi delle convenzioni di concessione medio tempore
intervenuti ”.
OSSERVAZIONI:
COMUNQUE le nuove penali “più indulgenti” (
secondo noi “pericolose”, perché
“inducono” a NON COLLEGARSI ! ) possono valere
dal momento in cui
sono state approvate, ma NON
POSSONO ESSERE RETROATTIVE !
E le precedenti “penali”
furono “accettate” stipulando un
contratto che va quindi rispettato ! Ad
un semplice Cittadino che non rispetta un contratto che prevede una penale, non
fanno alcuna “rimodulazione” e si arriva
anche al sequestro di mobili ed
immobili. Non si capisce perché invece a società ( con fior di
avvocati !) che fatturano circa 30-50 MILIARDI di Euro all’anno devono essere
fatte delle “rimodulazioni” sulle
penali NON
RISPETTATE ed accettate
in un contratto !!
INOLTRE : nel
periodo in cui decine di migliaia
di slot-machine risultarono
“non collegate”, le stesse, conseguentemente ed
evidentemente , NON HANNO
NEMMENO PAGATO un
euro di imposte !
Il
tutto è spiegato molto bene nell’articolo di
Marco Menduni
, relativo al processo presso la Corte dei Conti, su “Il
Secolo XIX” del 12/10/2010 (http://www.mil2002.org/battaglie/slot/101012is.pdf ) dal titolo : “Scandalo slot,
il pm chiede
98 miliardi”, che si
allega in fotocopia sul
RETRO
Movimento Indipendentista Ligure il presidente Vincenzo Matteucci Cell. 349-5423945