Le nuove telecamere in dotazione alla polizia consentono di
sgominare banda di spacciatori
I bambini della droga
Minorenni senza famiglia impiegati come pusher
L'occhio elettronico al servizio della legge. Le telecamere dell'ultima
generazione, messe a disposizione dal ministero degli Interni, hanno
permesso di sgominare una banda di spacciatori che usava bimbi marocchini
e algerini come cavalli, e hanno consentito di arrestare un rapinatore nord
africano e un ladro italiano.
Nel centro storico la polizia lancia l'offensiva alla microcriminalità
utilizzando gli ultimi ritrovati della tecnica.
La prima operazione andata a segno ha consentito di controllare e arrestare
con tanto di prove documentali (foto e filmati) una banda di spacciatori. La
tecnica che avevano messo a punto era molto raffinata. Uno aveva il compito
di ritirare i soldi dal tossicodipendente. L'altro dava l'ordine al piccolo
cavallo di andare a prendere la droga. nel nascondiglio, e di portarla
all'acquirente. Alla fine sono stati arrestati in sei, mentre sette ragazzini
in età compresa tra gli undici e i dodici anni sono finiti in un centro di
accoglienza: questo è il destino che la legge riserva ai minori.
Alcuni componenti della banda, tutti di origine algerina e marocchina, sono
risultati pregiudicati. Altri erano volti nuovi.
I bambini sono invece tutti risultati senza documenti e senza fissa dimora.
Hanno dichiarato di vivere in Italia soli, senza genitori. Il sospetto è
che siano stati fatti venire apposta in Italia, dal Marocco e dall'Algeria, per
lavorare al soldo della banda di spacciatori. Nessuno di loro era conosciuto
dalle forze dell'ordine. E da un primo controllo pare che nessuno abbia a che
fare con i ragazzini "impiegati" per la vendita dei fiori.
L'operazione si è conclusa con il sequestro della droga: 200 grammi di
hashish e 70 grammi di eroina. Durante una perquisizione, i poliziotti
del commissariato centro, diretto da Angelo Gaggiano, hanno anche sequestrato
sette milioni in contanti.
L'operazione che ha permesso di sgominare la banda di spacciatori ha
consentito di mettere a segno altri due arresti. L'occhio elettronico
delle telecamere, nascoste ovunque nel quadrilatero del centro storico compreso
tra via San Bernardo, San Donato, Giustiniani, piazza San Giorgio e Caricamento,
e collegate direttamente al commissariato, ha anche immortalato uno scippo
violento. Un uomo di origine nord africana ha colpito al volto una donna e
gli ha strappato la borsetta. La fuga è durata poco: a bloccarlo ci ha pensato
Franco, un passante di 30 anni. Ma dopo aver visto la scena sui monitor, la
polizia è subito riuscita a inviare una pattuglia che lo ha arrestato e lo ha
sottratto al linciaggio della gente.
L'altro giorno, invece, le telecamere hanno ripreso una spaccata. Un
tossicodipendente ha rotto il vetro di un'auto, ha rubato un'autoradio e
l'ha proposta come merce di scambio a uno spacciatore. Anche lui è finito in
manette. Nel fascicolo aperto a suo carico, come nei casi precedenti, sono
finite le sue immagini, mentre commette il reato.
Claudio Caviglia
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La contrattazione fra cliente e
spacciatore
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La consegna dei soldi al ragazzino che
aiuta gli spacciatori |
Il gruppo dei pusher in attesa dei
tossicodipendenti |
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