I bambini della droga
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Il Secolo XIX Venerdì 13 aprile 2001

Le nuove telecamere in dotazione alla polizia consentono di sgominare banda di spacciatori

I bambini della droga

Minorenni senza famiglia impiegati come pusher

L'occhio elettronico al servizio della legge. Le telecamere dell'ultima generazione, messe a disposizione dal ministero degli Interni, hanno permesso di sgominare una banda di spacciatori che usava bimbi marocchini e algerini come cavalli, e hanno consentito di arrestare un rapinatore nord africano e un ladro italiano.

Nel centro storico la polizia lancia l'offensiva alla microcriminalità utilizzando gli ultimi ritrovati della tecnica.

La prima operazione andata a segno ha consentito di controllare e arrestare con tanto di prove documentali (foto e filmati) una banda di spacciatori. La tecnica che avevano messo a punto era molto raffinata. Uno aveva il compito di ritirare i soldi dal tossicodipendente. L'altro dava l'ordine al piccolo cavallo di andare a prendere la droga. nel nascondiglio, e di portarla all'acquirente. Alla fine sono stati arrestati in sei, mentre sette ragazzini in età compresa tra gli undici e i dodici anni sono finiti in un centro di accoglienza: questo è il destino che la legge riserva ai minori.

Alcuni componenti della banda, tutti di origine algerina e marocchina, sono risultati pregiudicati. Altri erano volti nuovi.

I bambini sono invece tutti risultati senza documenti e senza fissa dimora. Hanno dichiarato di vivere in Italia soli, senza genitori. Il sospetto è che siano stati fatti venire apposta in Italia, dal Marocco e dall'Algeria, per lavorare al soldo della banda di spacciatori. Nessuno di loro era conosciuto dalle forze dell'ordine. E da un primo controllo pare che nessuno abbia a che fare con i ragazzini "impiegati" per la vendita dei fiori.

L'operazione si è conclusa con il sequestro della droga: 200 grammi di hashish e 70 grammi di eroina. Durante una perquisizione, i poliziotti del commissariato centro, diretto da Angelo Gaggiano, hanno anche sequestrato sette milioni in contanti.

L'operazione che ha permesso di sgominare la banda di spacciatori ha consentito di mettere a segno altri due arresti. L'occhio elettronico delle telecamere, nascoste ovunque nel quadrilatero del centro storico compreso tra via San Bernardo, San Donato, Giustiniani, piazza San Giorgio e Caricamento, e collegate direttamente al commissariato, ha anche immortalato uno scippo violento. Un uomo di origine nord africana ha colpito al volto una donna e gli ha strappato la borsetta. La fuga è durata poco: a bloccarlo ci ha pensato Franco, un passante di 30 anni. Ma dopo aver visto la scena sui monitor, la polizia è subito riuscita a inviare una pattuglia che lo ha arrestato e lo ha sottratto al linciaggio della gente.

L'altro giorno, invece, le telecamere hanno ripreso una spaccata. Un tossicodipendente ha rotto il vetro di un'auto, ha rubato un'autoradio e l'ha proposta come merce di scambio a uno spacciatore. Anche lui è finito in manette. Nel fascicolo aperto a suo carico, come nei casi precedenti, sono finite le sue immagini, mentre commette il reato.

Claudio Caviglia

La contrattazione fra cliente e spacciatore
 
La consegna dei soldi al ragazzino che aiuta gli spacciatori
Il gruppo dei pusher in attesa dei tossicodipendenti

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