Sestri, coltello alla gola
gli rubano scarpe e maglietta
La vittima, un sedicenne di Pegli, è stato circondato
in pieno giorno nella via principale della delegazione da quattro giovani di colore
che lo hanno fatto spogliare
Chissà a quale prezzo devono essere stimate sul mercato nero le scarpette da
ginnastica della Puma e le magliette della Londsale. E chissà quale costo erano
disposti a pagare i quattro giovani di colore che, per avere quelle scarpe e una
maglietta di quella griffe, sono arrivati a concepire una rapina a mano armata di
coltello. Vittima un sedicenne di Pegli, Stefano, vestito come fanno i giovani della
sua età, in ossequio alle mode, senza mai badare a spese.
È avvenuto tutto in pieno giorno nel cuore commerciale del ponente, l'altro
pomeriggio. Via Sestri, il salotto degli affari per chi vende e dello shopping per
chi acquista, in un attimo si è trasformata in una temibile e normalissima via di
periferia. Stefano, uscito da scuola, aveva deciso di indugiare nella strada delle
"vasche" prima di tornare a casa. Voleva dare un'occhiata agli ultimi arrivi nelle
vetrine dei suoi negozi di fiducia. Sarebbe tornato dopo pranzo con gli amici per
comperare qualcosa per l'estate ormai agli esordi.
Non si accorge di nulla. In un attimo si trova circondato da quattro giovani di
colore. Spunta un coltello e se lo trova immediatamente alla gola.
«Levati le scarpe», minacciano gli assalitori. «Togliti la maglietta», aggiungono
non contenti.
Stefano non può fare altro che scomparire nella T-shirt prima di spogliarsi e di
scalciare via le Puma, aiutato dai rapinatori. Mentre questi scappano lui si ritrova
lì: scalzo e svestito, impaurito e, allo stesso tempo, contento per aver scampato
ogni pericolo.
È a questo punto che, mentre nessuno si era mosso in suo aiuto, salta fuori un
cellulare. Qualcuno compone il 112 e un'auto dei carabinieri del nucleo operativo
giunge immediatamente. Ascoltano il sedicenne, sotto choc ma non ferito, si appuntano
il racconto di quanto avvenuto, si mettono sulle tracce dei rapinatori sulla base
delle indicazioni sommarie del ragazzino.
Le ricerche dei militari per adesso non hanno ancora avuto esito. Un episodio
simile aveva coinvolto qualche anno fa una piccola banda di minorenni a Marassi.
Anch'essi attirati dagli status symbol dell'abbigliamento alla moda, avevano preso a
rapinare coetanei, minacciandoli, qualche volta persino colpendolo a calci e pugni,
pur di sfilare loro scarpe di grido e magliette firmate. Li avevano individuati e
arrestati i carabinieri di Marassi.
Graziano Cetara
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