In tre anni stranieri aumentati di un terzo
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Il Secolo XIX Sabato 15 settembre 2001

In tre anni gli stranieri
aumentati di un terzo

In tre anni la popolazione straniera di Genova è aumentata del 36 per cento. È il dato più interessante del capitolo riservato alla comunità estera all'interno dell'Atlante demografico del Comune. Gli ultimi dati confermano la crescita della presenza sudamericana in città, a discapito di quella nordafricana.

Alla fine del 2000 gli stranieri residenti nel Comune di Genova (sono quindi esclusi i clandestini) erano 16.857 (8.364 maschi e 8.493 femmine), pari a 2,7 ogni 100 residenti. Il 33,5 per cento è originario dell'America centrale e meridionale, il 27,8 per cento dell'Africa, il 16,1 per cento proviene da paesi dell'Est europeo, 13,4 dall'Asia. Tra il 1999 e il 2000 i nuovi arrivi di stranieri a Genova ammontano a 4.522 unità, e il 60 per cento di questi provengono dall'America centrale e meridionale. Per quanto riguarda le zone di abitazione, resta il centro storico l'area cittadina in cui si registra la maggiore presenza di stranieri. In questa parte di Genova un residente su quattro è un immigrato proveniente da un altro Paese. Tuttavia si è registrata una diminuzione rispetto al '97, quando la percentuale di stranieri sul totale della popolazione del centro storico era del 29,2 per cento. Questo dato indica una redistribuzione degli immigrati in altri quartieri della città (soprattutto nel Centro ovest e nel Medio levante).

La popolazione straniera è decisamente più giovane di quella del resto della città. L'età media è di 32,5 anni, contro i 46,2 della media genovese, e la tendenza sembra essere quella di un'ulteriore diminuzione. Tra le diverse comunità i più giovani sono gli abitanti provenienti dall'Africa centro-meridionale (27,2 anni è l'età media) e dall'America centrale (28,7). L'età media più alta è quella dei nordafricani (31,9 anni). La comunità più numerosa si conferma quella dell'Ecuador, (3.048 i residenti), seguita da quella marocchina (2.128). Per quanto riguarda lo stato civile, i celibi e le nubili rappresentano il 55 per cento della popolazione residente. E questo, insieme al basso numero di bambini, indica una presenza ancora modesta di nuclei familiari.

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