Ogni strada della città vecchia ha padroni ben precisi, ogni sconfinamento può
provocare guerre e tensioni. Tutto si gioca in un intrico di alleanze e rivalità,
dopo che i vecchi "napoletani", poco propensi a sporcarsi le mani col
commercio della droga, sono stati sostituiti prima dalle nuove generazioni di
italiani, poi dai nuovi arrivati maghrebini, oggi anche latino-americani.
La zona della Commenda e di salita San Paolo è terra dei marocchini, il commercio
è quasi esclusivamente di droghe tradizionali, eroina e sempre più spesso cocaina.
In via Pré sono marocchini e tunisini a dividersi gli angoli dello spaccio, mentre
tra la Maddalena e le Vigne il predominio è ancora dei marocchini.
I nuovi arrivati, i sudamericani, hanno trovato spazio nei vicoli cantati da
FabrizioDe André, via del Campo e vico Untoria, dove abitava la graziosa della
ballata più celebre del cantautore.
«Fino a poco tempo fa - dicono alla Squadra mobile - le donne delle comunità
latino-americane lavoravano in nero come colf, gli uomini erano pochi e si facevano
notare al massimo per qualche rissa e per qualche bicchiere di troppo. Oggi abbiamo
individuato un nucleo di spacciatori anche tra queste comunità».
La mappa elaborata dalla questura prosegue con la zona tra San Donato e San
Bernardo, luogo deputato allo spaccio del "fumo" e delle droghe leggere.
Più tranquilla la zona ai margini del Porto antico: qualche episodio viene
registrato in via Turati, sotto i portici.
|