Al Cep una biblioteca islamica
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Il Secolo XIX Domenica 4 novembre 2001
l'INIZIATIVA

Aperta al Cep di Prà
la prima biblioteca islamica

La Biblioteca Firpo, al Cep di Prà, si è dotata di un primo blocco i volumi in lingua araba. L'iniziativa (si tratta di 41 libri, del valore complessivo di un milione, acquistati alla libreria Nima di Roma, specializzata nel settore) rientra nel progetto di integrazione etnica lanciato al Consorzio Pianacci, in collaborazione con la circoscrizione Ponente e la "Firpo", e che ha già portato alla concessione di un ampio locale in via Salvemini, destinato al culto e ad attività didattiche di alfabetizzazione della comunità islamica del quartiere. I nuovi libri in arabo saranno presentati mercoledì, con una festa a cui interverrà anche una delegazione della comunità islamica genovese. «Un segnale importante - commenta Carlo Besana, presidente del Consorzio Pianacci - perché se nel mondo succede quel che succede noi qui conosciamo fortunatamente una realtà di segno del tutto opposto fatta di amicizia e rispetto reciproco, tra gli italiani e le cento persone appartenenti alla comunità islamica». Si tratta, nel caso del Cep, di nuclei familiari, che comprendono una trentina di bambini e ragazzi iscritti alla scuola dell'obbligo. «Ma il rischio - aggiunge Sabina Carlini, direttrice della Biblioteca Firpo - era che questi ragazzi, pur avanzando nel percorso di integrazione con i loro coetanei italiani, perdessero le loro radici culturali e per assurdo diventassero stranieri nei confronti dei loro parenti rimasti nei Paesi di origine. Ecco perché questi libri, prevalentemente di narrativa, sono importanti: saranno un motivo di più per accrescere ancora la loro frequentazione alla Biblioteca, che già è notevole, visto che molti di loro vengono qui ogni giorno a studiare e a fare i compiti scolastici».

Il progetto del Consorzio Pianacci, dunque, va avanti nel segno della concretezza e dei momenti di aggregazione, così come lo fu quell'8 marzo in cui fu presentato agli abitanti del Cep. «Perché per realizzare amicizia e integrazione autentiche - conclude Besana - è più utile una giornata come quella che dieci convegni».

Federico Buffoni

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