Leggo sul Secolo l'articolo titolato "II decalogo Ruini fa
litigare i poli". Una cosa non mi è chiara nella preoccupazione del centro-sinistra
che le parole di Ruini appaiano come un invito a votare Polo delle
Libertà.
La Chiesa, se non erro; deve difendere alcuni principi in
assenza dei quali tutta la sua dottrina andrebbe a gambe all'aria: solidarietà,
difesa della vita e del valore della famiglia, difesa del rispetto della legalità.
E a mio avviso non sempre si esprime con cristallina chiarezza come in
quest'occasione ha invece fatto Il Cardinal Ruini.
Una Chiesa dimezzata, diplomaticamente silenziosa su ciò che
all'establishment imperante non piace, non è più la chiesa di Cristo, non è la
Chiesa a cui noi cattolici e cristiani abbiamo scelto di appartenere.
Alla Sinistra sta benissimo che i portavoce della Chiesa esprimano solidarietà
a 360° a quell'immigrazione ormai senza regole che fa comodo a chi si vuole
creare un nuovo proletariato povero e sfruttato che possa votare presto da una
certa parte.
Poi non le sta bene che un Primate della Chiesa ricordi che
accanto alla solidarietà esistono altri valori inderogabili per un cristiano, e
di colpo la posizione della Chiesa Cattolica diventa un'ingerenza nello stato
laico. Questo atteggiamento mi sembra "volere la botte piena e la moglie
ubriaca".
Chi lo sa che a Genova moltissime prostitute nigeriane usano attualmente
il nostro aborto di stato come contraccettivo?!
Chiara Pero Destefanis
Bogliasco (GE)
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