Di recente a Genova, in pieno giorno, un poliziotto in borghese a passeggio con
la moglie in via XX Settembre è stato aggredito e mandato all'ospedale da una banda
di giovanissimi magrebini che vendevano fiori. A uno di noi è capitato di essere
derubato del portafoglio da uno di questi "poveri ragazzini".
E così la lista dei crimini commessi dagli extracomunitari si allunga ogni giorno,
tra albanesi schiavisti e sfruttatori di donne, tra magrebini spacciatori, tra le
bande di nigeriani che gestiscono la prostituzione di colore, tra assalti, prepotenze,
risse, rapine e prevaricazioni di ogni genere, ci stiamo ormai assuefacendo a un nuovo
stile di vita che ci vede inevitabilmente vittime, e come dicono a Napoli, cornuti e
mazziati. E non si può neppure protestare, non ci si deve lamentare: l'accusa di
razzista è bell'e pronta per tutti gli incauti che provano a dire le cose come stanno.
E già, perché i colpevoli non si trovano mai, e se si trovano vengono scarcerati dopo
due giorni se non prima. Sarebbe questo "l'arricchimento" che i cantori
dell'immigrazione ci decantano ogni giorno?
Vorrei segnalare due libriccini, entrambi di autori di sinistra: uno è formai
famoso (ma la lobby antirazzista preferisce ignorarlo) "Immigrazione e criminalità
in Italia" di Marzio Barbagli, e il recentissimo "Non sulle mie scale" di Italo
Fontana. Sono letture illuminanti che fanno giustizia di tanta retorica pseudo anti
razzista e, finalmente, dicono la verità. Nessun razzismo: solo una presa d'atto di
come stiano veramente le cose in Italia e che rischi terribili stiamo correndo.
D'altronde nessun problema è stato mai risolto ficcando la testa nella sabbia
come gli struzzi, e se vogliamo sul serio evitare di cadere nella barbarie bisogna
cominciare una volta per tutte ad ammettere certe scomode realtà. Come quella che
non è lecito, né giusto, né morale, né intelligente accettare indiscriminatamente
immigrati che non hanno alcun titolo a restare in Italia. Nell'interesse - prima
ancora che degli italiani - dei tanti, tantissimi immigrati onesti che sono venuti
qui da noi in cerca di un destino migliore.
Cesare Simonetti,
Fiorella Merello Guarnero,
Rita Paglia
Genova
Non mi convincono le perorazioni politiche che cercano giustificazioni nella
cronaca nera. Lasciatevelo dire da una giornalista. Perché posso fare una lunga
lista di crimini commessi da "comunitari" in Italia o da italiani nei Paesi
extracomunitari.
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