Una buona legge sull'immigrazione
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Il Secolo XIX Mercoledì 26 settembre 2001
Dite la Vostra

In attesa di aderire con un comunicato, come Comitati del centro storico genovese, al nuovo progetto di legge sull'immigrazione desidero a titolo personale esprimere non solo la mia approvazione, ma i motivi che la determinano e che sono gli stessi che la faranno apprezzare dalla maggioranza degli italiani.

Le leggi precedenti non hanno mai tenuto conto di due fattori: la crescita esponenziale delle presenze di stranieri nel nostro Paese, per la maggioranza senza lavoro, e il fatto, inconfutabile e ogni giorno ahimé più dimostrato dalla cronaca nera, che molti di essi non vengono qui a lavorare, quand'anche il lavoro ci fosse.

Chi si traccia le vesti (Turco e Napolitano) preconizzando terribili sanzioni per gli extracomunitari onesti, dovrebbe farsi un giretto, preferibilmente di notte ma già di giorno può chiarirsi le idee, nel centro torico di Genova o di altra città italiana, ad osservare come sono costretti a vivere i genovesi e anche gli stranieri onesti. Ieri un quotidiano genovese di tutto rispetto dava le cifre delle presenze straniere nel nostro centro storico: 1 a 4, di cui uno è autoctono. Non è necessario consultare un sociologo per sapere che il limite che consente un'integrazione è ampiamente superato.

La figura dello sponsor (vedi leggi precedenti) era assai spesso una losca figura, che per bassi interessi (es. manovalanza in nero) si prestava a fornire documenti falsi, come d'altra parte facevano, per malintesa solidarietà, fior di sacerdoti e sindacati.

Le organizzazioni criminali che gestiscono il traffico di esseri umani (compresi i bambini) sanno molto bene quali sono i Paesi nei quali gestire questo traffico è agevole, e l'Italia è al primo posto. Finché la clandestinità è considerata con bonaria tolleranza, non sarà possibile aiutare chi straniero ha veramente bisogno, chi può trovare tra noi lavoro e condizioni di vita dignitose.

Ben venga dunque una legge chiara, dura con chi delinque, inflessibile con chi gioca la carta dell'illegalità e soccorrevole con chi può e deve essere accolto e aiutato. E, per favore, signori ministri, non cominciate a modificare, per dare contentini all'opposizione, una legge buona per farla diventare poco a poco una fotocopia di quelle che l'hanno preceduta.

Fiorella Merello Guarnero

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