In attesa di aderire con un comunicato, come Comitati del centro storico genovese,
al nuovo progetto di legge sull'immigrazione desidero a titolo personale esprimere
non solo la mia approvazione, ma i motivi che la determinano e che sono gli stessi
che la faranno apprezzare dalla maggioranza degli italiani.
Le leggi precedenti non hanno mai tenuto conto di due fattori: la crescita
esponenziale delle presenze di stranieri nel nostro Paese, per la maggioranza senza
lavoro, e il fatto, inconfutabile e ogni giorno ahimé più dimostrato dalla cronaca
nera, che molti di essi non vengono qui a lavorare, quand'anche il lavoro ci
fosse.
Chi si traccia le vesti (Turco e Napolitano) preconizzando terribili sanzioni
per gli extracomunitari onesti, dovrebbe farsi un giretto, preferibilmente di notte
ma già di giorno può chiarirsi le idee, nel centro torico di Genova o di altra città
italiana, ad osservare come sono costretti a vivere i genovesi e anche gli stranieri
onesti. Ieri un quotidiano genovese di tutto rispetto dava le cifre delle presenze
straniere nel nostro centro storico: 1 a 4, di cui uno è autoctono. Non è necessario
consultare un sociologo per sapere che il limite che consente un'integrazione è
ampiamente superato.
La figura dello sponsor (vedi leggi precedenti) era assai spesso una losca figura,
che per bassi interessi (es. manovalanza in nero) si prestava a fornire documenti
falsi, come d'altra parte facevano, per malintesa solidarietà, fior di sacerdoti
e sindacati.
Le organizzazioni criminali che gestiscono il traffico di esseri umani (compresi
i bambini) sanno molto bene quali sono i Paesi nei quali gestire questo traffico
è agevole, e l'Italia è al primo posto. Finché la clandestinità è considerata con
bonaria tolleranza, non sarà possibile aiutare chi straniero ha veramente bisogno,
chi può trovare tra noi lavoro e condizioni di vita dignitose.
Ben venga dunque una legge chiara, dura con chi delinque, inflessibile con chi
gioca la carta dell'illegalità e soccorrevole con chi può e deve essere accolto e
aiutato. E, per favore, signori ministri, non cominciate a modificare, per dare
contentini all'opposizione, una legge buona per farla diventare poco a poco una
fotocopia di quelle che l'hanno preceduta.
Fiorella Merello Guarnero
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