Non è cosa nuova che a Genova, zona Foce in fondo a via dei Pescatori, sia ubicato
un campo nomadi. Tanto meno si può ignorare lo stile di vita nonché gli obiettivi
quotidiani di tali persone.
È evidente pertanto che, più che mai, noi cittadini dobbiamo attentamente
salvaguardare i nostri beni qualora ci troviamo in corrispondenza di questi
agglomerati, nonché di fronte a uno o più di essi.
Non credevo però che, nonostante la disponibilità della città ad accogliere tale
filosofia, dovessimo anche temere atti di gratuito vandalismo.
In occasione della Festa dell'Unità, sabato sera (14 settembre) una lunga fila di
auto era posteggiata proprio lungovia dei Pescatori.
Circa alle ore 23 tornando ai propri mezzi, trovavamo gli stessi ricoperti da
profonde incisioni sulla carrozzeria. A poca distanza, sbeffeggianti, un gruppetto
di zingari ci guardava e i giovanissimi ragazzini loro figli fuggivano da dietro
le auto in sosta.
Certamente dovremmo stare più in allerta e magari valutare di gestire diversamente
tali spazi giungendo, se il caso, a farne dono ai tanti che davvero ne hanno bisogno.
E anche questa non è cosa nuova.
Lettera firmata |