Un impegno per il governo della Regione Liguria
(Appunti di Franco Bampi)
L’articolo 117 della Costituzione elenca le 19 materie su cui la Regione ha propria
competenza. Tra di esse l’unica, vera competenza, assolutamente sentita dai cittadini,
è quella indicata al quinto posto: beneficenza pubblica ed assistenza sanitaria ed
ospedaliera.
Il Presidente della Giunta Regionale sa quali sono le attese e le aspettative della
popolazione perché condivide con gli altri i problemi del vivere quotidiano. Con questa
motivazione di fondo, l’impegno del Presidente della Giunta Regionale deve articolarsi
su tre linee di forza.
-
Il primo assoluto, inderogabile e prioritario impegno
deve essere quello di garantire ad ogni costo, in maniera credibile e affidabile,
l’assistenza sanitaria ed ospedaliera. L’impegno deve essere:
(a) assoluto: nulla può essere più importante della salute dei singoli cittadini;
(b) inderogabile: nulla può costituire deroga alle garanzie costituzionali circa la
salute dei cittadini;
(c) prioritario: nessun altro compito può essere posto prima della garanzia del diritto
alla salute;
(d) ad ogni costo: sia economico (finanziamenti regionali ad eventuale integrazione di
quelli statali) sia politico (contenziosi, anche durissimi, con il Governo contro ogni
forma, legislativa, economica o altro, di riduzione del diritto alla salute);
(e) credibile ed affidabile: il Presidente offre la propria credibilità personale,
il proprio impegno e la propria reputazione a garanzia della salute dei cittadini.
- Il secondo impegno deve riguardare la cultura intesa
come strumento strategico per il raggiungimento degli obiettivi di governo. Solo
ritrovando la propria identità secolare, i Liguri potranno giungere ad un rilancio
della loro terra perché, se è storicamente vero che la Liguria fu una terra ricca,
è altrettanto vero che ciò fu dovuto alla singolare forma di stato che i Liguri
adottarono: uno stato leggero con burocrazia ridotta al minimo essenziale. Su questa
base, fondamentale per il rilancio dell’economia, va impostato l’approccio alla cultura
da parte del Presidente della Giunta Regionale.
- Terzo, attenzione e impegno su tutte le rimanenti
(e importanti) competenze della Regione: penso all’urbanistica, ai trasporti e
all’industria e commercio. È fuor di discussione che il Presidente deve argomentare
e confrontarsi anche su questi temi che nell’ottica qui indicati risultano alquanto
subordinati ai primi due. Un fatto però è certo: se gli attuali assessori uscenti sono
stati in grado di far qualcosa, magari poco, di positivo, gli assessori del nostro
Presidente sapranno fare certamente meglio!
Infine, non vanno trascurate quelle spinte che
sempre più pressantemente si fanno strada nell'opinione pubblica italiana e in
quella ligure in particolare e che
evidenziano come l'istanza federalista sia ormai l'ultima speranza per
sconfiggere lo stato burocratico e oppressore. Si chiami statuto speciale (ma in
Liguria bisogna puntare a uno statuto speciale che preveda le province autonome,
sul modello del Trentino
Alto Adige), si chiami autonomia, si chiami indipendenza o qual si voglia altra
denominazione, per la
rinascita della Liguria bisogna ottenere che gran parte dei tributi, oggi
ingoiati dalla voracità statale, restino alla comunità ligure esattamente come
accade per il Trentino Alto Adige dove il 90% dei tributi resta a disposizione
delle province autonome. Solo così si avranno a disposizione le risorse per creare quelle
infrastrutture indispensabili per il rilancio della Liguria e la cui mancanza
costituisce oggi il maggior impedimento per la crescita dell'economia ligure.
Genova, 25 ottobre 1999
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