La
Parola ai Lettori
Bisogna
rilanciare l'entroterra
di Giuseppe Angelo Rossi
Sotto la denominazione di “Progetto Appennino” è nato
qualche mese fa un documento, molto chiaro e preciso, studiato e redatto da un team di
validissimi i professionisti per conto di un'importante associazione imprenditoriale
locale.
Tale documento, ampiamente dettagliato, costituisce il pilastro
sul quale poter fondare recupero, rinascita e sviluppo del nostro entroterra montano.
Esso, infatti, partendo da un'accurata analisi delle attuali condizioni detta tutta una
serie di punti e provvedimenti concreti da assumere, provvedimenti che sarebbe troppo
lungo qui dettagliare, ma la cui validità è del tutto condivisibile anche ad una rapida
lettura.
Questa premessa è necessaria quando si consideri che il
succitato documento potrebbe costituire completo programma di una lista che si
presentasse alle elezioni regionali, ormai imminenti, in piena ed esclusiva rappresentanza
dell'entroterra montano che, noti lo si scordi, rappresenta più della metà dell'intera
superficie della nostra Regione.
Quest'eventualità non è al momento affatto da escludere anche
se in realtà la popolazione stabilmente residente nei paesi dell'entroterra delle quattro
province liguri, è poco più del 10%, di quella complessiva.
Va notato tuttavia che sono molte decine di migliaia le
persone residenti nella città e nei centri della costa le quali hanno però origine
dai territori montani e lassù conservano affetti e memorie nonché proprietà ed interessi
da tutelare, per cui si pongono quali effettivi supporters della ipotizzata lista.
Ciò vale ancor più quando si consideri che gli esponenti della stessa altro non sarebbero
che soggetti abitanti oppure originari di paesi dell'entroterra.
Quanto sopra senza voler ottimisticamente considerare che
molti di coloro che si sono volontariamente astenuti da passate votazioni perché nauseati
dall'inconcludenza della “politica” potrebbero trovare nuovi stimoli e passioni con una
lista seria e pragmatica oltretutto svincolata da tutele più o meno interessate.
Queste sono, al momento, valutazioni astratte o se si preferisce
retoriche, ma in realtà nulla può escludersi a priori e, secondo noi, varrà la pena
seguire la questione con alquanto interesse soprattutto per il fatto che già nel passato
ideazioni, pur molto motivate, sono state considerate del tutto "folli" salvo poi a
dimostrarsi del tutto valide ed importanti.
Apparso sulla Gazzetta del
Lunedì di Lunedì 24 gennaio 2000
|