LA GAZZETTA
DEL LUNEDÌ
Lunedì 1 novembre 1999
INTERVISTA ■ L'imprenditore
indicato dal Polo diviso tra automobili e politica
Biasotti, un candidato sorpresa
"Nel programma, la sicurezza, la viabilità e
l'occupazione"
"Non sarà facile
cambiare la
mentalità, mi
attendo
polemiche e
trabocchetti.
Sono tranquillo,
sereno e
ottimista" |
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Ha l'aria del vincente. Fisico asciutto, barba e pizzo ben
curato, due occhi penetranti, elegante. Chi lo conosce bene assicura che ,
raramente, alza la voce. Sandro Biasotti, 51 anni, genovese, ma con radici
contadine (la famiglia è della Val di Vara) ha già stabilito un invidiabile
primato: è stato designato candidato del Polo alla presidenza della Regione
all'unanimità.
(...) Si capisce subito che l’imprenditore ha la grinta di chi crede fermamente nei valori. È proprio per questo che, rompendo gli indugi, ha accettato questo “salto di qualità” che gli cambierà la sua vita serena tra la famiglia, gli hobby, gli amici.
(...)
È sicuro di potercela fare?
“In che senso?”
Di poter lavorare in autonomia dai partiti ...
“Guardi, io ho parlato chiaro. Non possiedo nessuna tessera, non faccio parte di alcun schieramento, ho amici di ogni colore politico. Ho chiesto di lavorare attorno a un programma chiaro, semplice, forte. Su questo coaguleremo gli uomini giusti. Mi hanno assicurato alta qualità e professionalità. Sarà una squadra di ottimo livello”
(...) Il passato è tutto lì a dimostrare la tempra dell’uomo. Genovese, 51 anni, sposato con Margherita, tre figli due femmine e un maschio, nonno da poco. Ha studiato dai Salesiani di Varazze, due anni ala Bocconi, poi studi interrotti per la morte del padre titolare dell’azienda di trasporti. Lui, giovanissimo, a rimboccarsi le maniche a soli 23 anni, assieme ai due fratelli e alla sorella. L’azienda, grazie ai loro sacrifici e alle intuizioni, è cresciuta dal 1973: dai quattro dipendenti iniziali del padre è diventata leader del trasporto in Italia grazie alle sue diversificazioni.
(...)
Ci può anticipare qualche punto del programma?
“C’è tempo per pensarlo con le forze che mi appoggiano oltre il Polo. Sarà innovativo. Penso alla sicurezza, un problema che assilla i cittadini e in particolare i commercianti, alla viabilità, alla logistica chew crea sviluppo e occupazione. La nostra è una Regione che deve unirsi, mettersi in marcia guardando a Piemonte e Lombardia. Su questo “triangolo” dobbiamo lavorare. Guai a impantanarsi nel triste gioco dei veti incrociati”.
Si rende conto che sarà difficile uscire dalla palude?
“Sono un pratico. Io vivo e lavoro sul nostro territorio e quotidianamente sono a contatto con la realtà ligure. Non sarà facile cambiare mentalità ma sono ottimista.
Si attende imboscate?
“Il mondo politico è ricco di polemiche e trabocchetti. Sono sereno e tranquillo.
(...)
Sarà un programma aperto a tutti ...
“Nessuna preclusione per nessuno io sono un concreto e se avrò dei collaboratori di diverso colore politico non ci sarà da scandalizzarsi purché siano bravi e fedeli al programma”.
Come vede la Regione oggi?
“È l’anno zero. Io sono abituato a rendermi conto da dove si parte. Cercherò di forare una squadra compatta”.
(...)
MIMMO ANGELI
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