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LA GAZZETTA
DEL LUNEDÌ

Lunedì 31 gennaio 2000

L'ex- atleta nel team del Polo, mentre An prende tempo

Mei "corre" con Biasotti
Sulla Lega Bornacin frena

(...)
     Già da alcuni giorni, infatti, nel "Biasotti point" di piazza Dante, hanno iniziato a lavorare i gruppi che si occupano delle diverse parti del programma del candidato del Polo alla presidenza della giunta regionale. Ogni gruppo ha un responsabile “ma non tutti - spiega Biasotti - mi hanno autorizzato a rendere noto il loro nome”.
     (...)
     La stesura del programma dovrebbe essere ultimata entro una decina di giorni e nello stesso arco di tempo dovrebbe essere completamente definita anche la coalizione che appoggerà la candidatura di Biasotti.
     (...) è sospesa, per ora, anche la discussione sul cosiddetto listino, composto da otto persone che vengono elette come premio di maggioranza in caso di vittoria della coalizione, mentre continua il tour di Biasotti in Liguria.
     “Martedì (domani per chi legge - ndr) - annuncia il candidato del polo - incontrerò il sindaco (diessino - ndr) di La Spezia Giorgio Pagano e poi i rappresentanti delle diverse categorie produttive della città, perché io non ho preclusioni ideologiche ma m'interessa sapere quali sono i problemi e le esigenze della città”.
     Il 12 febbraio, invece, dovrebbe svolgersi proprio a Genova un incontro fra Biasotti e i presidenti delle Regioni Piemonte e Lombardia, entrambi del Polo ed entrambi ricandidati alle elezioni regionali del 16 aprile.
     Ma alla vigilia del discusso viaggio a Bruxelles organizzato dalla Regione Liguria, Biasotti non si risparmia una battuta sulla vicenda degli aiuti dell'Unione europea, già oggetto di tante polemiche: “Sono contento di aver riportato l'attenzione sul problema con la mia iniziativa presso la Presidenza del Consiglio - commenta Biasotti - dopo ho fatto un passo indietro perché si tratta di una questione troppo importante per la Liguria. Sono convinto, però, che la partita degli aiuti comunitari si giochi soprattutto a livello nazionale e per questo credo che la Regione avrebbe fatto meglio ad aprire prima l'ufficio di Bruxelles e a chiudere, invece, quello di Roma che si è rivelato del tutto inutile”.

[a.c.]

  

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