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Il Secolo XIX Giovedì 28 aprile 2005

a PIEVE

Santa Croce: festa e messa in dialetto

Pieve Ligure. Una messa in genovese, per proseguire nell'obiettivo di ristrutturare l'antico e bellissimo santuario di Santa Croce, sulle alture di Pieve Ligure. Toccherà a don Sandro Carbone, parroco del Santuario di Nostra Signora della Vittoria, ai Giovi, officiare la mezza in vernacolo. Ma, per don Sandro, non si tratterà di una novità assoluta: lo scorso anno celebrò la messa zeneize, in occasione della ricorrenza nella quale si ricorda la vittoria genovese del 10 maggio 1625 sulle armate del Duca di Savoia Carlo Emanuele I.

Anche questa volta, l'occasione per la celebrazione è data da un evento religioso. Il 1° maggio, proprio a Santa Croce, si celebra la ricorrenza dell'Invenzione (ritrovamento) della Santa Croce. Il testo della messa è stato scritto da Franco Bampi e Daniele Caviglia, noti studiosi del dialetto. Quest'anno, poi, gli Amici di Santa Croce, che da decenni curano la manutenzione del piccolo santuario, daranno vita una vera kermesse all'aria aperta. Per chi raggiungerà la chiesetta per le 12.30, con la collaborazione del Comune e della Pro Loco di Pieve Ligure, verrà offerta una pastasciutta. Nel primo pomeriggio, con inizio alle 14.30, inizierà la cerimonia religiosa. Un determinante aiuto verrà dato anche dal Lions Club Santa Croce, che si è impegnato in favore del rifacimento del tetto della chiesa di Santa Croce.

Collocato lungo la strada di cresta, che spesso era preferita alla litoranea perché più sicura, Santa Croce è rimasto per secoli anche un riferimento per le popolazioni dei borghi sottostanti, le cui cronache riportano spesso riferimenti a pellegrinaggi sul monte. Non ultimo quello che, nel 1946, alla fine dell'ultima guerra, volle l'allora parroco di Pieve don Antonio Durante, in ringraziamento per la fine delle ostilità. Nel 1990 furono invece collocate lungo la strada che sale da Bogliasco le 14 stazioni della Via Crucis, con belle croci in ferro battuto realizzate dal fabbro di Bogliasco Giovanni Tasso.

E.M.

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