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Il Secolo XIX - Edizione di Imperia 3 Febbraio 2010

L’INIZIATIVA

Corso intensivo di dialetto per parlare il sanremasco

Giorgio Giordano

“PARLARE il giargun sanremasco”. Dodici lezioni tenute da esperti nelle scuole medie per trasmettere alle nuove generazioni la conoscenza del dialetto. Il progetto, a cui ha aderito l’istituto Pascoli di Sanremo, è stato lanciato dall’assessorato alla Cultura e dalla Compagnia Stabile delle città dei fiori, in collaborazione con la Biblioteca Civica, che ospita il corso. Gli attori Anna Blangetti e Gianni Modena della Compagnia Stabile di Sanremo, assistiti dallo studioso Aldo Bottini, insegneranno ai ragazzi dei tre plessi delle medie Pascoli (via Volta, corso Cavallotti e frazione di Bussana) le basi del dialetto locale; quattro le fasi in cui si divide il corso: grammatica, fonetica, sintassi, storia del vernacolo matruziano. Hanno aderito una cinquantina di studenti, perfino alcuni giovani extracomunitari, interessati a conoscere a fondo la cultura locale (circa il 10 per cento degli iscritti). Le lezioni prenderanno il via venerdì 5 febbraio e termineranno a maggio, si svolgeranno tutti i venerdì, dalle ore 15 alle ore 17, presso la sala Ragazzi della Biblioteca Civica. Ogni lezione vedrà la partecipazione di un personaggio sanremasco, legato al tema trattato: si parlerà delle varie zone di Sanremo, dal mercato al porto, poi di clima, di piatti tipici locali e di abbigliamento, si andrà alla scoperta dei vari aspetti che caratterizzano la città, come ad esempio la floricoltura, si recupereranno i giochi del passato e le antiche favole raccontate dai nonni, in modo da analizzare un po’ tutti gli usi, i costumi e la storia del posto. Largo spazio anche alla musica, con la riproposizione degli stornelli dialettali più noti. L’intenzione è quella di terminare il corso con uno spettacolo aperto al pubblico. L’iniziativa rientra nel progetto per il recupero, la tutela e la diffusione del dialetto promosso dal Comune di Sanremo: «I nostri nonni hanno tramandato il dialetto sino ad oggi - ha detto l’assessore Pino Di Meco - già i genitori di quelli della mia generazione hanno smesso di usarlo, le nuove generazioni non lo parlano, dunque questo straordinario patrimonio linguistico rischia di perdersi. Il corso ha avuto un numero straordinario di adesioni. Ringrazio i dirigenti comunali Borea e Forneris per aver promosso una simile iniziativa». Ha aggiunto il presidente del Consiglio, Marco Lupi: «È importante che partecipino anche degli studenti extracomunitari, significa che sono interessati a conoscere la nostra cultura. Questa è la vera integrazione. Un popolo senza radici è un popolo senza futuro».

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