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Il Secolo XIX
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Luigi Cornetto |
Un altro pezzo della Genova tradizionale che se ne è andato: ieri notte è morto a 78 anni, Luigi Cornetto, poeta in dialetto e in lingua, scrittore, attore, cantante, gastronomo. La sua figura, alta, slanciata, il viso incorniciato dalla barba era nota a tutta Genova.
L'altra sera è stato colto da malore mentre era nella sua casa ed è spirato attorno alle 23. Inutili i soccorsi della compagna Licia Oddino, della guardia medica, dei volontari del soccorso. I funerali si svolgeranno domani mattina alle 10 nella chiesa di San Donato, martedì alle 15 la cremazione con orazione funebre di Edoardo Guglielmino, un altro genovese "doc".
Luigi Cornetto abitava in piazza De Marini, nel cuore della città vecchia, a due passi dal porto, che lui amava visceralmente. Tutte le sue poesie, raccolte in due libri, sia in lingua ("Oltre") sia in dialetto ("A mae çittae") e soprattutto la sua video cassetta "Zeneise" accompagnata dalle romantiche immagini della sua città, erano un inno all'amore per la Genova più intima dove i sentimenti vengono covati con discrezione e tanta malinconia.
Eppure lui era stato da giovane un buon cantante in italiano, perfino nei nights, fece una tournée in Germania, aveva recitato nella Compagnia Zocchi; poi nell'età adulta la poesia prima in italiano e poi in dialetto gli diedero fama e premi in concorsi. Era un buon gastronomo (faceva parte dell'Ordine del raviolo e del bianco di Gavi), amava le tavolate con amici che si concludevano con le sue adorate poesie. In Spagna gli dedicarono una pagina sul quotidiano di Tenerife, recentemente a Palazzo Ducale introduceva con Maria Vietz, la conferenza de "A Compagna".
b.d.c. (Bruno De Ceresa)
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Domenica 23 febbraio 2003