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BAMPI: origine del nome

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BAMPI

Originariamente troviamo il cognome Bampa al posto di vampa o vampo per indicare una fiamma alta e impetuosa. Monti accenna a "menar gran vampa" per significare menar vanto e mostrar eccessivo orgoglio.

Bampi è pure un villaggio del comune di Civezzano e molti cognomi derivanti da questa località sono tramandati sino ai nostri giorni.

Gente piena di orgoglio, o abitatori di una frazione? Ai cortesi lettori l'imbarazzo della scelta, anche perché in questa nostra ricerca abbiamo dovuto fare miracoli per non “farci scappare la pazienza” in lavori minuti e difficili, o meglio come ci suggeriscono scherzosamente i Toscani “Pazienza pazienzorum, disse il diavolo a sant'Antonio”.

Note storiche

Abitatori di una frazione, concluderemo, citando Donato Gennari detto Bampi nel 1735, Domenico Antonio Bampi nel 1754 e Francesco Bampi nel 1779. Un documento che potrebbe avallare la tesi che il cognome Bampi derivi da luogo di origine e nel caso specifico da una frazione è il seguente: “Correndo l'anno 1554 in giorno di Martedì li 19, del mese di Novembre ai Bampi, nella stufa dell'infrascritto R. Sig. Testatore, alla presenza ecc. Ivi personalmente constituito, e sopra una lettiera di noce giacendo il M. R. Sig. D. Antonio f. q. Francesco Bampi della Villa dei Bampi, distretto di Civezzano, sano per la Dio grazia di tutti i suoi sentimenti, benché infermo nel corpo ecc. con questo suo, che senza scritti chiamasi nuncupativo, testamento ha disposto, ordinato e comandato, come ordina, e comanda nel modo seguente ..." Tale documento risulta firmato da Gianfilippo Gentilotti, notaio e cittadino di Trento.

Personaggi celebri

Francesco Bampi di Civezzano, prete e poeta, scrisse nel Settecento un poema e alcuni sonetti per i quali la curia tridentina non mancò di muovere qualche rimprovero. Eccone un breve saggio:

... “In erudita taciturna Stanza
Vedi là in mezzo all'onorata Trento
Quel generoso spirto che sembianza
Ha d'uomo ad opre memorande intento,
Che presente a se stesso alma costanza
Serva in fugar le rie passioni al vento?
È Carlo: in lui ravvisa il tuo Pastore
Cui ti dona del Ciel l'alto favore...”

Nello stesso secolo il francescano dei frati minori riformato Ignazio Bampi, assieme a padre Maurizio Divina, compone un cerimoniale ecclesiastico per la provincia riformata di Trento.

Sempre a Civezzano, il prete Giambattista Bampi, nella seconda metà dell'Ottocento, si occupò di storia patria, specializzandosi soprattutto nella descrizione dell'inizio della stampa in Trento e della stamperia ebraica in Riva.

Aldo Bertoluzza
Storia e tradizione del cognome trentino (Libro della cittadinanza di Trento)
 Edizioni Dossi, Trento (1975), pp. 68—69.


BAMPI

Bampi, rispetto a Civezzano si trova a N-E, a 609 metri di altitudine ed è abitato da 74 persone.

Attorno ci sono due dossi: il dosso Bampi e il dosso di Penedallo.

A Bampi non ci sono corsi d'acqua. Ci si può arrivare da varie frazioni: da Cogatti, da Roveré, da Barbaniga. Da Bampi si può vedere: Roveré, Seregnano, Cogatti, Roncogno, Ciré di Pergine.

Al centro del paese ci sono case vecchie, quasi tutte attaccate le une alle altre; abbiamo notato dei portoni ad arco simili a quelli che abbiamo visto a Torchio e a Cogatti. Le case vecchie risalgono al 1600. Vicino alle case vecchie c'è una casa diroccata, lì abbiamo notato un rudere a forma di torre quadrata e noi pensiamo che nel passato, forse, lì c'era un piccolo castello. Una casa ha un poggiolo con quattro colonne di pietra simile a quello che abbiamo visto a Cogatti. Una signora ci ha detto che questa costruzione risale al periodo del Concilio di Trento e vi trovavano ristoro durante l'estate i Padri Conciliari. Accanto all'entrata vi è una bella acquasantiera in pietra.

Le case nuove sono sparse per la campagna.

In cima al paese sorge una piccola chiesa, nella quale viene celebrata la messa solo il giovedì. Sulla facciata, all'esterno, c'è questa scritta: “PER VOTO DEL COLERA 1855”. MARIAE PERDOLENTI. È stata costruita nel 1857; all'interno è semplice, le pareti sono tinteggiate di bianco, il quadro della Madonna Addolorata è stato dipinto dal pittore Vigilio Taberelli di Trento nel 1857. La chiesetta fu consacrata il 20 settembre 1857.

Il nome della frazione è derivato dal cognome Bampi che deriva a sua volta da “vampa”, che significa fiammata.

A Bampi ci sono quattro serre molto grandi disposte da Est a Ovest. In esse si coltivano primizie e fiori che poi vengono venduti al mercato di Trento in piazza Garzetti.

Centro scolastico di Seregnano
Civezzano: storia e folklore
Artigianelli, Trento (1978), p. 22.


BAMPI

Nel vecchio dialetto trentino, la bampa, corrispondente all’italiano “vampa”, era la siccità, cioè l’aridità, la secchezza provocata da una protratta mancanza di pioggia. Da soprannome, passando al plurale maschile, divenne cognome. Non è però da escludere che bampa fosse anche un soprannome affibbiato a persone dal carattere focoso. In ogni caso, il cognome ha a sua volta originato il toponimo Bampi, località di Civezzano. Variante: BAMPA, cognome veneto riscontrabile anche nel Trentino.

VARIANTI: BAMPA

Tratto dal sito
Mondotrentino

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