È sempre il solito gioco della sinistra ammaestrata alla scuola sovietica: usare
parole e frasi ad effetto, distorcendone il genuino significato per indurre in noi
i sentimenti che vogliamo provare. Quindi, per necessità e per calcolo, i comunisti
diventano democratici, solidali, addirittura federalisti da sempre! Parole, frasi,
nessi lessicali per discriminare chi non la pensa come loro. Abile, ma fallace. In
questa ottica ho reputato interessante riflettere con i lettori sulla frase
del segretario provinciale del Pds apparsa sul Lavoro del 5 luglio 1995: il rischio
che la "memoria" diventi "nostalgia". Ecco: si attribuisce
un significato positivo alla memoria e si solleva il monito, chissà perché, contro
la nostalgia. Ma è rispettosa della "memoria" gloriosa di Genova la Giunta
Sansa, che il Pds sostiene con passione? Vediamo di farci venire alla "memoria"
cosa ha fatto di male per la "memoria" di Genova la Giunta Sansa.
È lesivo della memoria storica genovese denominare un'area del porto antico
"Calata Falcone e Borsellino", servitori dello Stato uccisi vilmente da mano mafiosa,
ma completamente estranei alla cultura genovese. A loro doveva essere dedicata una
zona cittadina prestigiosa, ma non storica. È avvilente spendere 150 milioni per un
incomprensibile libretto intitolato "Bilancio chiaro sotto la Lanterna" e rifiutare
200 milioni per salvare l'Accademia Ligustica, vanto di Genova dal 1751. È turpe
continuare a tollerare risse e violenze nel centro storico, soffocato da una
presenza extracomunitaria insostenibile. È arrogante dichiarare, come ha fatto
l'assessore Luzzati, che "l'importante è che l'Amiu svolga puntualmente la raccolta
dei rifiuti" quando il Centro Storico, teatro millenario della Storia di Genova,
è sporco e puzza da far paura. Per non tacere della caduta verticale di immagine
dei vigili urbani! Genova era anomala: amava e stimava i propri vigili urbani. Oggi,
con il sacro ardore di punire i Genovesi, rei di possedere una autovettura, con
contravvenzioni per divieto di sosta, il sindaco Sansa è riuscito a far percepire i
vigili come un'odiata controparte. E le conseguenze sono state per giorni e giorni
oggetto della cronaca giudiziaria. Ancora: la Fiera del Libro è in forse per
l'esorbitante tassazione comunale conseguenza dell'aver
fissato l'Ici all'aliquota record del 6,2 per mille. Ancora: l'intervento del
Sindaco per rimuovere alti funzionari dello Stato al fine di agire discrezionalmente
sulla Cassa di Risparmio, ente sorto sulle storiche radici del Monte di Pietà,
la Casana fondata nel XVI secolo in quella Genova anticipatrice, come sempre,
della Storia.
Ecco questi sono esempi della dissennata politica amministrativa della Giunta
Sansa fatta di mille cavilli con la sistematica esclusione del buon senso e degli
interessi della città (chissà quale costo pagheremo per l'irresponsabile gestione
dell'area Expo!). Certo tutto questo è poca cosa rispetto a quella Giunta che ha
scelleratamente deciso la distruzione della casa di
Paganini. Genovesi, abbiate fiducia: basta lasciarli lavorare e Sansa e i Suoi
sapranno concepire cose peggiori!
prof. Franco Bampi
Lega Italiana Federalista
(Gruppo Misto)
Genova, 6 luglio 1995
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