Stranissima e anomala campagna elettorale! Cominciata con largo anticipo, ha
sùbito registrato posizioni molto critiche all'interno della sinistra per capire
se il licenziamento di Sansa, buttato via come un fazzolettino sporco, sia
stato democratico o no.
Lascio volentieri a loro ogni decisione. Fatto sta che Pericu è il candidato
del Pds (l'Ulivo che cos'è?) nonostante lo stesso avesse dichiarato che si
sarebbe candidato solo se non fosse stato alternativo a Sansa. Dopo la candidatura
ha dato l'interpretazione autentica di quanto ha detto: lui si sarebbe candidato
a patto che tutta la coalizione lo avesse designato. Prendo atto che, secondo
Pericu, non c'è dibattito nella coalizione sul licenziamento di Sansa, ma sono
tutti d'accordo sulla sua designazione. Lascio ai suoi sonni il giudizio sulla
sua coerenza.
Pericu, è noto, aveva aderito al Partito Socialista. Guai a dirlo! Nonostante
lo stesso D'Alema, riferendosi all'altra farsa politica, la candidatura di
Di Pietro, affermi che sarebbe bene astenersi dalle querele per privilegiare la
politica, quando Baget Bozzo ha scritto che Pericu è stato socialista ha ricevuto
una querela con richiesta danni per un miliardo (pifferi!) di lire. Ci dica allora
Pericu se i suoi avversari, come io sono, devono stipulare una assicurazione contro
le sue intemperanze giudiziarie. Tuttavia, se Pericu sia stato socialista e oggi
sia comunista o quant'altro la fantasiosa dialettica della sinistra voglia asserire
è un problema di linguaggio, non di dibattito essendo certa la risposta.
Altra schioppettante trovata dell'inesauribile Pericu: si comporta come se
la città non fosse mai stata amministrata da nessuno, tanto meno dai comunisti
(chiamateli un po' come vi pare) che hanno governato per venticinque anni.
Ecco la trovata: il sindaco dei carruggi! Ma, diversamente dal Polo, proprio il
Pds mediante l'assessore pidiessino Casissa ha voluto un riordino delle
circoscrizioni che abolisce il centro storico come circoscrizione autonoma.
Contrasto con i suoi sostenitori? L'idea è comunque balzana perché non è con le
mille autorità della sinistra, con i forum, i coordinamenti, le assemblee e le
affermazioni truffaldine di falsa democrazia, che è
invece regime, e di fasulla solidarietà, che è bieco
sfruttamento dei deboli, che si risolvono i gravissimi problemi del cuore
di Genova. Ma Pericu lo sa? Sa che l'orrendo piano del traffico, il vuoto piano
regolatore, la devastazione della strada a mare, e via dicendo, sono stati
approvati tutti, con grande entusiasmo ed enfasi, dalla coalizione che lo
sostiene?
La campagna elettorale della sinistra sta rivelandosi una grande presa in giro
per i cittadini genovesi. Chiedo allora a Pericu, alla sinistra, ai demagoghi di
sempre, parolai e nulla facenti: quando parleremo dei
problemi di Genova? E chiedo ai genovesi: quale sarà
l'affidabilità di un obbediente candidato, Pericu, perdente per vocazione che può
vincere solo per disciplina di partito, che non sa, o addirittura rinnega ciò che
con grande entusiasmo il Pds ha sostenuto durante la fallimentare amministrazione
Sansa?
Genova: quando alzerai la testa?
Prof. Franco Bampi
Consigliere Comunale
(Forza Italia)
Genova, 17 settembre 1997
|