Parliamo di centro storico e chiediamoci quale sia il piano della giunta Pericu
per il risanamento e il recupero del cuore della città, della Genova storica, di
quella parte di città che fino alle annessioni delle sei frazioni avvenuta nel 1873
era semplicemente Genova. In primo luogo vediamo cosa si sta facendo.
Sono partiti i lavori in Piazza delle Erbe. Dove, in pieno centro storico,
poteva essere realizzata una grande piazza verrà costruito un parcheggio
con ingresso proprio presso la millenaria torre nolare di San Donato. Chi
può dare la certezza che la torre nolare di San Donato non sarà danneggiata dal
continuo passaggio di automobili? E che la sistemazione della Piazza non si
arresterà ad un orribile torrione in cemento (il parcheggio) senza nulla attorno?
Inoltre pare finalmente risolto il problema del recupero di Prè i cui ritardi
sono stati causa di tanta sofferenza per quel sestiere. Infine, qua e là, si assiste
al rifacimento di servizi sotterranei e al ripristino della pavimentazione. Ma
mentre gli antichi sistemavano le pietre lasciando opportuni spazi perché le acque
potessero defluire, oggi le lastre si saldano a terra col cemento: l’acqua (e più
spesso l’orina dei cani e dell’uomo) viene smaltita solo per evaporazione!
Ed ora ai progetti, al libro dei buoni proponimenti. Purtroppo sembra che la
fantasia di Pericu e Gabrielli, troppo interessati a lasciare un segno del loro
spero effimero passaggio, si limiti al solo fronte mare, area pregiata di per sé,
che necessita però di un significativo riordino. Nasce così il contestato piano della
Darsena e il progetto di Ingegneria ai silos Hennebique. Dice Gabrielli, ripreso
duramente ma giustissimamente dal suo collega Poleggi, che a Ponte Parodi si farà
una piazza sul mare in una città che non ha praticamente piazze. Ma non è stato
lui a preferire il parcheggio alle Erbe invece di una grande piazza in pieno
centro storico?
In ultimo si legge sulla stampa cittadina che, su proposta dell’assessore
Gabrielli, la Giunta sta dando il via alle agevolazioni per rifare le facciate a
Caricamento. E le agevolazioni per ristrutturazioni all’interno del centro storico?
Il quadro che si profila vede la giunta Pericu pensare soltanto al rifacimento
del fronte mare, con investimenti previsti dell’ordine di migliaia di miliardi, senza
preoccuparsi di ciò che sta dietro il fronte mare: della sicurezza dei vicoli,
della loro pulizia (ci sono ancora discariche di roba ingombrante), di incentivare
il commercio eliminando gli abusi, dell’animazione di percorsi meno utilizzati, in
sintesi del rilancio della parte interna del centro storico, di quella parte che
soffre di più e su cui è più difficile intervenire.
Visto che la Facoltà di Ingegneria occuperà lo storico silos "Hennebique" in
darsena come da accordi già sottoscritti, chiedo pubblicamente al Sindaco di dire come
intende intervenire sul centro storico: cosa pensa di fare in vico Valoria, in vico
Mele, in vico Indoratori, in Vico Fregoso e così via. Il Sindaco deve spiegare
pubblicamente come si fa a risanare il centro storico investendo, o prevedendo di
investire, migliaia di miliardi privati e pubblici (ad esempio quelli dell’Università)
sul fronte mare e zero, dico ZERO
zero, lire all’interno. Sono convinto che il centro
storico non è in grado di resistere a un nuovo Porto Antico che costituisce solo un
drenaggio turistico e impoverisce la matassa di vicoli alle spalle della palazzata
della Ripa.
Se il Sindaco e il suo compare Gabrielli vogliono
uccidere i nostri vicoli abbiano almeno il coraggio di dirlo!
Prof. Franco Bampi
Ordinario nell’Università
di Genova
Facoltà di Ingegneria
Genova, 23 giugno 1999
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