Intrâ >
Relata refero >
Il genovese scomparirà?
[ Inderrê ]
[ Pagina primma ] [ Pagina doppo ]
Il Secolo XIX
Mercoledì 5 marzo 2003
Dite la Vostra
Il dialetto genovese andrà scomparendo?
È apparsa recentemente sul Secolo XIX una proposta
tendente a conservare il dialetto genovese, per esempio con un telegiornale Rai
in dialetto od altro.
Infatti la stragrande maggioranza dei ragazzi non solo non parla genovese ma
stenta a comprenderlo. Va un po' meglio quando i genitori lo parlano tra di loro.
Ma quasi sempre il rapporto tra genitori e figli si svolge in italiano.
Eppure nei secoli scorsi il dialetto genovese era la sola lingua parlata dalla
popolazione in tutta la Liguria, in Corsica e in altre zone del mediterraneo. È a
tutt'oggi parlato a Carloforte e a Calasetta con una cadenza particolare ancora
più che a Genova per un insediamento in quell'isola della Sardegna di una
colonia di ponentini liguri provenienti da Pegli dopo innumerevoli peripezie.
Ma secoli fa la lingua italiana non veniva proprio usata. Gli atti commerciali
e i documenti notarili erano in latino. I dibattiti nelle riunioni di governo della
Repubblica genovese si svolgevano in genovese e solo i verbali delle delibere prese
erano scritti in latino.
Il Banco San Giorgio per esempio emetteva una lettera di cambio in latino per
quei commercianti che si recavano per affari nei paesi del mediterraneo. Si evitava
così già allora il trasferimento fisico di capitali ed i rischi connessi.
Il mercante depositava nel Banco una data somma e nella piazza di destinazione
riceveva dietro presentazione della lettera di cambio il corrispettivo importo
della moneta del luogo presso il corrispondente ufficiale di quella zona.
È difficile prevedere oggi se il dialetto genovese si estinguerà col tempo.
Certo è che le nuove generazioni si esprimono sempre più in italiano che in genovese
e paradossalmente il latino che è una lingua morta continuerà invece ad essere
conosciuto e studiato.
Per tentare di conservare il dialetto genovese potrebbero essere le scuole
della Liguria a promuovere adeguate iniziative soprattutto in vista del 2004 con
Genova capitale della cultura, e la Regione come sembra abbia lodevolmente
cominciato e suggerito nell'articolo del Secolo XIX citato all'inizio.
Ennio Sabbi
[ Inderrê ]