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INEDITO
Inviato e non pubblicato
Il Lavoro - La Repubblica
Per il G8 anche piccole opere
Genova, 1 giugno 2000
L'approvazione dello stanziamento di 90 miliardi per organizzare a
Genova il vertice delle otto potenze economiche mondiali (il cosiddetto
G8) costituisce una grande occasione per la nostra città. Ed è giusto
che quei denari servano a rilanciare tutta la città e, se possibile,
anche le zone delle riviere che potrebbero essere interessate all’evento
mondiale. Fa bene quindi il sindaco Pericu a pensare subito a quali
siano i lavori più urgenti e più importanti, a intervenire da Voltri
a Nervi, magari coinvolgendo il tessuto vivo e produttivo della città.
È questa l’occasione di fare qualcuna di quelle opere importanti che
Genova attende da tempo.
Io, invece, voglio parlare delle piccole opere, di quelle che costano
poco, e qualche volta niente. Mi ricordo che, finito l’Expo Colombiano,
si discusse su come chiamare l'area che era stata recuperata, almeno per
quanto riguardava gli immobili, alla città. Porto Storico o Porto Antico?
Si scelse quest'ultima denominazione. Tutti sappiamo che il cosiddetto
Centro Storico altro non è che la Genova della Storia, quella grande
potenza marinara, mercantile ed economica che fu soffocata e avvilita
dall’annessione al Regno di Sardegna sancita d'imperio dal Congresso di
Vienna nel 1815. Allora perché non smettiamo di usare il termine Centro
Storico, che induce l'idea che quella zona sia una parte di qualcosa, e
non usiamo, anche e soprattutto negli atti ufficiali di Comune, Provincia
e Regione, il termine Città Antica? Questo non costa nulla!
Ancora, ho avuto modo di rilevare che tante persone non si addentrano
nella Città Antica (comincio io ad usare questa dizione) per paura di
perdersi nel dedalo, pur suggestivo, dei caruggi. Mettiamo allora molti
cartelli indicatori, semplici, con due sole direzioni: Mare o Acquario,
De Ferrari o Via XX Settembre, per consentire a tutti di conoscere in
ogni luogo della Città Antica quale strada scegliere per andare verso
Caricamento o verso Palazzo Ducale.
Infine, cosa costa mettere un cartello turistico in Via Orefici che
indichi che la casa di Vico Indoratori 2, risalente al 1200, è la casa
natale di santa Caterina Fieschi, santa Caterina da Genova, Santa
genovese grande e dimenticata?
Piccole cose, piccole spese che ben figurerebbero accanto alle opere
più importanti che si faranno in occasione del G8.
Prof. Franco Bampi
Vice Presidente dell’associazione
A Compagna
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