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INEDITO
Inviato e non pubblicato Lettere al Decimonono

Fatti di ordinaria burocrazia

Genova, 26 ottobre 2001

Nei dintorni di casa non c’è posto: parcheggio con le ruote sul marciapiede. Inesorabile la multa: 127 mila lire e spiccioli. Non ho rispettato il Codice, non protesto e pago la sanzione.

Qualche giorno fa ricevo dalla Polizia Municipale la richiesta di integrare con circa 80 mila lire la somma versata perché insufficiente. Purtroppo ho smarrito la ricevuta, ma confidando sull’efficienza delle pubbliche istituzioni, mi reco all’Ufficio contravvenzioni e spiego l’accaduto. Con rimarchevole disponibilità e gentilezza, il vigile allo sportello mi informa che le Poste hanno trasferito loro solo metà dell’importo e, avendo io smarrito la ricevuta di pagamento, mi consiglia di recarmi alle Poste per fare una ricerca. Alle Poste sono altrettanto gentili e cordiali ma... per fare una ricerca bisogna rivolgersi a Torino, l’esito ha tempi imprecisati e ogni bollettino esaminato mi avrebbe procurato un addebito di 2.500 lire (così se i bollettini da esaminare fossero 100 dovrei pagare 250 mila lire!). Pagherò le 80 mila lire che non devo ma, se questa lettera verrà pubblicata, mi sarò tolto la soddisfazione di ricordare a tutti che, come affermava Hanna Arendt, lottare contro la burocrazia è lottare contro il “signor nessuno”. Ed è proprio vero.

Prof. Franco Bampi
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