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INEDITO
Inviato e non pubblicato Lettere al Decimonono

Un vero futuro per Genova e la Liguria

Genova, 8 giugno 2002

Caro Direttore,

ho letto e riletto il suo fondo di martedì 4 giugno e ho constatato che anche lei è tra quelli che sostengono che coloro che ci governano localmente (Pericu, Repetto e Biasotti) devono "far pressioni sul governo Berlusconi per avere i finanziamenti in vista del 2004". Da questi tre enti "può nascere o morire il futuro di questa città e di questa Regione ... tutt’altro che marginali nel panorama italiano". Purtroppo, pur essendo assolutamente vero che Genova e la Liguria non sono potenzialmente marginali nel settore dello sviluppo economico e sociale, sono invece drammaticamente marginali in quanto a popolazione, peso e rappresentanza elettorale: per dirne una non siamo riusciti ad eleggere alcun parlamentare europeo! Non solo, ma come lei argutamente evidenzia, i finanziamenti che occorrono sono enormi, una marea. Noi abitiamo un territorio altamente strategico ma delicatissimo, sconvolto dagli abbandoni dell’entroterra e quindi idrogeologicamente fragile, che necessita di efficienti collegamenti con l’entroterra padano ed europeo. E quanti soldi occorrono per rendere la Liguria competitiva? Diciamo molte migliaia di miliardi? E chi ce li dà? Berlusconi, Bossi, Fassino? Ma ci crediamo veramente?

La nostra grande fortuna di Liguri è che abbiamo in mano un potentissimo strumento civile e pacifico: il diritto internazionale che ha la Liguria a RI-tornare indipendente! E allora esortiamo i nostri governanti ad andare a Roma non col cappello in mano a raccogliere briciole, ma a testa alta, orgogliosi e fieri rappresentanti di un popolo che vuole far valere i suoi diritti per ritornare ricco e prospero come lo fu per oltre 700 anni al fine di ritrovare tutti quei valori (e la vera solidarietà era uno dei primi) che, come affermato in una mozione approvata dal Consiglio Provinciale di Genova, "costituiscono un’inestimabile patrimonio ... della civiltà del popolo ligure" e che sono così attuali da essere oggi argomento di dibattito nella comunità internazionale. Sproniamo i nostri governanti affinché dicano forte al mondo di voler nuovamente essere gli unici responsabili dei destini della nostra terra per rifondare quella splendida civiltà ligure che, come hanno scritto un gruppo di parlamentari europei, costituisce un valore aggiunto di democrazia per tutta l'Unione Europea.

Franco Bampi
Segretario del Movimento Indipendentista Ligure
mil@mil2002.org

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