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Gazzettino Sampierdarenese
Anno XXXIII - N. 3
23
marzo 2005
Verso le elezioni regionali
Biasotti e Burlando: quali differenze?
A vedere le liste che
sorreggono le due composite coalizioni, le uniche
differenze sono solo nei partiti protagonisti della politica italiana
Il tre e il quattro aprile i cittadini liguri sono chiamati alle urne
per scegliere il prossimo governo della Regione Liguria. Dai primi di
marzo la campagna elettorale è ufficialmente iniziata e tutti i
candidati devono attenersi alle regole stabilite dalla legge. In
particolare non è più possibile modificare le alleanze e le candidature
all’interno delle singole liste. Possiamo allora dare un’occhiata al
panorama che si presenta al cittadino elettore sapendo che non sono più
ammesse modifiche.
Come prima cosa notiamo che le coalizioni sono tre: quella di Biasotti e
quella di Burlando (rigorosamente in ordine alfabetico!) fanno
riferimento alle due grandi coalizioni che si confrontano sulla scena
italiana. Apparentemente distaccata e alternativa ad entrambe, la terza
coalizione è composta da un solo partito e guidata da Riccobaldi. Poiché
mi prefiggo di curiosare nelle composizioni delle coalizioni per
evidenziarne somiglianze e diversità, mi devo limitare alle prime due,
essendo la terza composta da un solo partito.
La prima cosa che salta agli occhi è che entrambe le due coalizioni sono
sostenute da una lista civica che fa esplicito riferimento al
presidente. Leggo in questa scelta comune la volontà di intercettare il
più possibile la cosiddetta area del non-voto offrendo la possibilità di
votare un “non-partito”. Ma le somiglianze non finiscono qui! Entrambe
le coalizioni hanno una lista a difesa dei consumatori. Questo fatto mi
turba un po’. Dobbiamo forse pensare che se non ci fossero tali liste a
temperare i candidati presidenti, essi si sarebbero lasciati andare a
indicibili vessazioni su chi va a comprare?
E i pensionati chi li rappresenta? Perbacco! Anche qui entrambe le
coalizioni hanno una lista che esplicitamente nel simbolo usa la parola
pensionati. Ma quella di Burlando è monotematica, quella di Biasotti si
erge anche a difesa degli invalidi e degli animali. Per quest’ultimo
tema Burlando pare confidare in altre forze del suo schieramento. Gli
altri partiti delle due coalizioni sembrano essere sigle già note o mix
di sigle note.
In conclusione, nel campo delle liste espressione della “società civile”
(ma mi piacerebbe conoscere quelle della società incivile!) mi pare ci
sia una sostanziale parità. Allora le differenze vanno ricercate negli
altri partiti, ossia in quelli che fanno esplicito riferimento al
Parlamento Italiano. Come dire che anche questa volta la Liguria non sta
esprimendo nulla di ligure, ma continua ad accettare passivamente ciò
che il Governo Italiano potrà o vorrà concedergli.
Franco Bampi
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