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Gazzettino Sampierdarenese
Anno XXXIII - N. 1 31 Gennaio 2005

Occorre intervenire per ridurre le file presso gli uffici pubblici

Non ci sono solo le code degli animali...

Dovevo rinnovare la mia carta d’identità e quindi dovevo recarmi in “Comune”, ossia presso uno degli uffici territoriali dell’anagrafe comunale. Per me che risiedo a San Pier d’Arena, la cosa più semplice da fare era quella di recarmi agli uffici di Via San Pier d’Arena. E, già che c’ero, sarei andato anche alla Posta a pagare qualche bollettino, pensando che nel periodo tra le feste natalizie ci sarebbe stata meno gente. Mai previsione fu più fallace! Giunto alla Posta il mio biglietto recava il numero A287 e stavano servendo il numero A242: come attesa non c’è male! «Beh, intanto andrò in Comune per la carta d’identità». Lì giunto ho ritirato il numero 72 e stavano servendo il 51. «Solo una ventina di persone: aspetto». Poco dopo vedo l’addetto togliere tutti i numeri e, su richiesta di un altro cittadino, che ne desiderava uno, capisco il perché: l’ultimo numero consegnato (cioè il mio) sarebbe passato verso l’una! Ed erano solo le dieci e mezza! In conclusione: ho rinunciato a pagare alla Posta (fortunatamente ci sono altri sistemi) e la carta d’identità l’ho fatta presentandomi alle otto e un quarto di mattina per finire alle nove e mezza (sfortunatamente non ci sono altri sistemi).

Ora, chiedendo in giro, ho saputo che quella che ho vissuto è una situazione che si verifica quotidianamente da più di un anno. Allora mi domando come mai ci siano queste code quotidiane, estenuanti, lunghissime. Lasciando perdere i luoghi comuni, l’impressione che ho è che siano aumentate e diversificate le tipologie di utilizzo degli uffici pubblici, senza che nessuno abbia mai informato i cittadini contribuenti delle ragioni di questo recente fenomeno. Ricordo male o le istituzioni si erano impegnate, per motivi di sicurezza, a evitare un eccessivo utilizzo degli uffici pubblici visti i pericoli in cui incorrono le persone specie se anziane? Ecco perché sono preoccupato per questo anomalo e inspiegato affollamento così come sono preoccupato per l’anomalo e inspiegato insorgere di troppi casi di meningite. O forse la spiegazione è più semplice di quel che sembra: questa situazione è frutto dell’invidia. Visto che gli animali hanno le code fornite loro dalla natura, gli uffici pubblici si stanno seriamente impegnando per dotare di code anche gli uomini affinché diventino sempre più simili alle bestie!

Franco Bampi

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