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Gazzettino Sampierdarenese
Anno XXXIII - N. 2
28
febbraio 2005
Dall’antico splendore al dominio
dei piccioni
Via Cantore, strada della borghesia
Il campo sportivo di Villa Scassi della "Sampierdarenese"
che lascerà il posto a via Cantore
Oggi è conosciuta come via Nicolò Daste (che noi di qui chiamiamo Via
don Daste), ma se guardiamo con attenzione ciò che resta ancor oggi
delle antiche targhe stradali scopriamo che San Pier d’Arena volle
dedicare quella strada, allora la sua strada più importante, ad un suo
celebre figlio, ucciso durante il primo conflitto mondiale: il generale
Antonio “Toni” Cantore. L’attuale via Cantore fu intitolata al generale
“Toni” nel 1926 in previsione della sua prossima trasformazione in ampia
arteria di scorrimento veicolare. Via Cantore fu aperta intorno al 1930
e fu pensata come la strada della borghesia sampierdarenese. Per questo
la strada venne dotata di ampi e comodi portici, con nobile
pavimentazione in graniglia sapientemente disposta a formare gradevoli
motivi ornamentali. Insomma via Cantore non doveva aver nulla da
invidiare alla genovese via XX Settembre, anch’essa aperta da qualche
decennio per celebrare la borghesia cittadina.
I sampierdarenesi nati negli anni Quaranta - Cinquanta ben si ricordano
che via Cantore era via di passeggio e, come “via Venti”, sempre
stracolma di giovani che facevano le “vasche”, che si incontravano,
chiacchieravano, si conoscevano, facevano amicizia, e non solo...
Stranamente, ma i giovani sono fatti così, il passeggio si esercitava
solo nel lato verso mare della via e non in quello a monte.
Guardiamola oggi, via Cantore: vuota, desolata, in abbandono. L’attuale
stato della pavimentazione, sconnessa, sporca, sollevata in più punti,
tradisce a mala pena gli antichi splendori. Poco frequentata, solo
alcuni anziani temerari osano sfidare gli indomabili piccioni che
lordano pavimento e panchine. Si è detto che la pavimentazione sarebbe
stata rifatta, si tenta di ridare alla strada qualche funzione facendole
ospitare periodicamente un mercatino ambulante delle cose di altri
tempi. Ma i giovani non trovano più occasioni per andare in via Cantore:
niente bar, niente punti d’incontro, niente negozi che suscitino il loro
interesse. Forse sarebbe il caso che noi di San Pier d’Arena ci
facessimo venire qualche idea...
Franco Bampi
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