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Lettera del 22 settembre 1994
Genova, 22/09/94
AL CARDINALE DI GENOVA
AL SIGNOR SINDACO DI GENOVA
e, p.c. AL CONSOLE GENERALE DI SVIZZERA
OGGETTO: Ultime notizie sui legami storici tra Ginevra-Genova
Volendo appurare se tra le due città vi fossero anche degli eventuali antichi
legami religiosi fra di loro, mi sono recato presso la Biblioteca Universitaria
di Via Balbi, per consultare la "Series Episcoporum", il famoso elenco
vescovile stilato da Padre Pius Bonifacius Gams -typis Manz - Ratisbone - 1873.
Con mia sba1orditiva sorpresa, a pag. 276, sotto la voce diocesi di Genf
(Ginevra), viene dato come anno di fondazione il 381 con primo Vescovo S. Diogenes
ep. Genuensis? eletto al Concilio di Aquileia.
Dato che c'era il punto interrogativo, sono andato a controllare cose successe
durante quel celebre Concilio e risulta che fu presenziato da Sant'Ambrogio,
Arcivescovo di Milano, seduto a fianco di S. Diogene, futuro vescovo di Genova. In
quell'importante assise furono decise le fondazioni di parecchie nuove diocesi, tra
le quali Ginevra, Grenoble e Nizza, tutte avvenute nel 381.
Luigi Grassi, canonico della cattedrale di S. Lorenzo nella sua storia sui
"Vescovi di Genova", afferma che "Diogene sedeva nel Concilio
Provinciale di Aquileia del 381 con Sant'Ambrogio, interloquendo negli atti".
Definisce Diogene come primo Vescovo "nostro" e cioè nato a Genova, dato
che San Siro nacque a Struppa.
Tornando al Gams, abbiamo un'altra clamorosa sorpresa quando sotto la voce della
diocesi di Grenoble, troviamo un Domenico Vescovo dal 381 al 386, dopo il quale
venne eletto S. Diogene, stesso titolare di Ginevra e quindi di Genova.
Ciò significa che ad Aquileia si decise di mandare di proposito il genovese
Diogene, poiché nelle due città esistevano evidentemente due colonie di suoi
concittadini, coi quali avrebbe potuto parlare la stessa lingua.
Morale della favola, a portare il cristianesimo in Svizzera, furono nientemeno
che i genovesi!
Queste scoperte religiose dimostrano che il gemellaggio tra Genova e Ginevra
diventa più che sacrosanto!
Salutando distintamente
Vittorio Giunciuglio
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