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Gemellaggio Genova Ginevra

In altra pagina: Anche Ginevra si chiamava Genova ] Lettera del 22 settembre 1994 ]


Lo studioso di storia genovese e ligure Vittorio Giunciuglio ha riportato nel suo primo libro "I sette anni che cambiarono Genova (1097 - 1104)" una curiosa vicenda che lega la città svizzera di Ginevra con la città di Genova.

Nel 1993 si risolse a scrivere al Consolato Generale di Svizzera in Genova per proporre un gemellaggio tra Genova e Ginevra. Il Console Generale di Svizzera, A. Castelli, rispose con lettera datata 10 dicembre 1993 dimostrando interesse per la proposta e informandolo che avrebbe informato gli Enti competenti in Svizzera.

Giunciuglio scrisse quindi all'allora sindaco Adriano Sansa appena insediato il quale, con lettera del 29 dicembre 1993, promise di valutare la proposta con gli Uffici competenti.

Purtroppo, con lettera del 4 agosto 1994, il Console svizzero scrisse nuovamente a Giunciuglio per informarlo che la Sezione svizzera del consiglio dei comuni e delle regioni d'Europa gli aveva comunicato di non aver, fino ad allora, ricevuto alcuna proposta per il gemellaggio tra le città di Genova e Ginevra da parte di Enti italiani.

Così Giunciuglio scrisse un'altra lettera, datata 13 settembre 1994, al sindaco Sansa sollecitandolo a rispondere al Console svizzero e aggiungendo:

Le ricordo che dai codici del "De Bello Gallico" Giulio Cesare cita continuamente il primo insediamento romano, in riva al Lemano, come Genua.
A Ginevra esiste tuttora nel centro storico un rione chiamato "Carouge" fatto, guarda caso, a tipici carruggi genovesi.

Infine, essendo venuto a conoscenza di nuovi fatti, informò di ciò il sindaco Sansa, il cardinale Canestri e per conoscenza il Console svizzero con una successiva lettera, datata 22 settembre 1994.

Da allora è in attesa di risposta.

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