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Anche Ginevra si chiamava Genova
Come tutti i romani, anche Giulio Cesare amava i genovesi, dopo la distruzione
operata dai cartaginesi nel 205 a.C. Ogni volta che andava nelle Gallie, vi
soggiornava sempre e volentieri.
Quando giunse in riva al Lemano, nel 58 a.C., vi trovò un villaggio ai bordi di
una baia che gli sembrò uguale a quella del Mandraccio. Per onorare la città di
Genova, battezzò il villaggio come Genua, citandolo continuamente così, nei codici
del suo «De bello gallico».
Nel primo secolo d.C., i burocrati romani, onde evitare ulteriori disguidi postali,
intestarono i documenti ufficiali alla città di "Genaua".
I burgundi (gli attuali borgognoni) la chiamarono poi "Geneve", nome
tuttora inalterato.
Si suggerisce quindi al Comune, il più sacrosanto gemellaggio tra tutte le città
del mondo!
tratto da Vittorio Giunciuglio, I sette
anni che cambiarono Genova (1097 - 1104), Grafica Don Bosco, Genova, 1991, p. 149
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