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Il Secolo XIX
Giovedì 4 settembre 2003

LETTERE

Ma io difendo la riviera romagnola

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Ho letto la lettera del signor Alberto Terrile "C'è riviera e riviera" che mi ha letteralmente sorpreso. Premetto che da oltre 20 anni passo le mie estati e altri periodi dell'anno a S. Margherita Ligure.

Innanzitutto "riviera" significa regione costiera di mare o di lago: quindi i romagnoli possono tranquillamente usare la dicitura.

Io preferisco fare il bagno in una "specie di interminabile palude con mare basso e sporco" (?), (questo dice il signor Terrile) piuttosto che in un mare più limpido ma pieno di rumenta, pannolini, preservativi, rifiuti triturati... e altro.

I ristoranti all'aperto esistono anche là e i vaporetti tornano ai loro approdi come succede da queste parti. Le loro mega-discoteche offrono svago e divertimento ai ragazzi di tutte le età e non il deserto, come qui da noi (le pasticche girano anche qui nei pochi aperti o appena chiusi). Probabilmente il signor Terrile ha conosciuto la riviera romagnola facendo il militare e quindi non avendo ricevuto l'accoglienza che sperava.

Quello che penso è che i romagnoli avevano dei problemi (vedi mucillagini) ma hanno cercato di risolverli mentre qui ci si bea di ciò che Iddio ha dato a questa terra, ma non si fa nulla per conservarlo, anzi si tenta di distruggerlo.

Inoltre l'ospitalità romagnola è ben altra cosa e conosciuta da tutta Italia; ai liguri il turista dà quasi fastidio e non si aspetta altro che "spennarlo".

Enrico Varani
S. Margherita Ligure (GE)

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