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Provincia di GENOVA

ARENZANO - Nel medioevo subì le invasioni barbariche e nel secolo X° fu occupato dai Saraceni che ne fecero un fortificato presidio. Compreso nella Marca Obertenga, riprese vigore con la cacciata dei saraceni ed agli inizi del secolo XII° con i suoi cantieri navali divenne un importante centro marinaro e commerciale. Nel secolo XII° passò alla Repubblica di Genova e fu compreso nella Podesteria di Voltri, conservando tuttavia una sua Autonomia Amministrativa, come documentano i "Capitoli di Arenzano" del 1594, relativi alle regolamentazioni delle Elezioni del Consiglio Comunale. Nel secolo XVII° era governato da un Console proprio, sotto la giurisdizione del Capitanato di Voltri.

AVEGNO - Citato nel 1210 in un documento relativo alla sua Chiesa. Fu un feudo dei Malaspina, compreso nella giurisdizione di Recco, di cui seguì le sorti fino al 1798, quando fu eretto in Comune autonomo.

BARGAGLI - Citato in un documento del 916, anno in cui fu consacrata la sua Pieve. Fu sottomesso alla Repubblica di Genova e fece parte della Podesteria di Albaro e Bisagno. Fino al XIX° secolo fu un importante centro commerciale sulla cosidetta "strada del sale" che conduceva a Piacenza.

BOGLIASCO - Fu fondato durante la costruzione della strada romana che prese il nome del censore Emilio Scauro (109 a.Cr.) e del ponte sul torrente Bogliasco. Nel 641 fu devastato da Rotari quando conquistò e distrusse Genova. Fino al secolo X° fu vittima di frequenti incursioni dei pirati barbareschi. Nel secolo XII° passò sotto la Repubblica di Genova, compreso nel Capitanato di Recco e divenne un importante centro marinaro e nel 1238 partecipò con proprie navi all’assedio di Ventimiglia. Nel 1432 subì il saccheggio della flotta veneziana. Nel sec. XVIII° divenne Comune Autonomo.

BORZONASCA - Seguì le vicende storiche del territorio soggetto all’Abbazia di Borzone, fondata da Ugone della Volta, Arcivescovo di Genova e donata ai Monaci dell’Ordine Chaise de Dieu di Clermont, che la tennero fino al 1536. Al Passo del Bocco, nel 1746, gli eserciti franco - genovesi, sconfissero quelli Austriaci.

BUSALLA - Citato in un documento del 1239, era feudo imperiale tenuto dagli Spinola di Luccoli, che vi avevano costruito un castello. I Guelfi genovesi lo assediarono ed espugnarono nel 1252. A causa delle lotte fra Guelfi e Ghibellini, fu preso e saccheggiato nel 1310, 1315, 1392 e 1418. Nel 1728 gli Spinola lo cedettero alla Repubblica di Genova.

CAMOGLI - Prima della conquista romana era abitato dai Casmonati, popolazione locale. Fino a dopo il 1000 fu sotto il dominio dei Vescovi di Milano. Nel secolo XII° fu eretto il castello di Dragonara, a difesa di Camogli. Il castello fu assalito e distrutto da Galeazzo Visconti e Nicolò Fieschi nel 1366 e poi successivamente anche dai partigiani del Duca di Milano, nel 1438. Si hanno notizie del suo Porto fin dal 1158.

CAMPO LIGURE - Fece parte del marchesato del Vasto e fin dal secolo XII° si chiamò "Campofredo" (poi Campofreddo). Agli inizi del secolo XIII° fu possesso di Giorgio Vento, poi passò ai marchesi del Bosco che nel 1217 lo cedettero alla Repubblica di Genova. Nel 1329, con diploma di Ludovico IV° il Bavaro, fu concesso in feudo agli Spinola, che vi costruirono un castello e, nel 1635, ne vendettero una parte alla Repubblica di Genova. Nel 1747, le truppe austriache, asserragliate nel castello, opposero una forte resistenza ai Franco - Genovesi.

CAMPOMORONE - Fu abitato dai Langaschi, che contrastarono la penetrazione romana e le cui controversie con i genovesi furono composte nel 117 a.C. dagli inviati del Senato romano, come risulta dalla famosa "Tavola di Polcevera". Situato sulla Via Postumia, fu notevole centro commerciale e nel Medioevo subì le invasioni barbariche e successivamente, nei secoli IX° e X°, quelle saracene. Nel XII° secolo passò alla Repubblica di Genova e ne seguì le sorti. Nel 1747 tutta la zona fu devastata dagli Austriaci.

CARASCO - Nel Medioevo fu un importante scalo di merci per la Lombardia ed, in parte, fu possesso del Monastero di San Giovanni di Pavia. Nel secolo XI° divenne feudo dei Ravaschieri, ramo dei Conti di Lavagna. Nel secolo XIII° passò alla Repubblica di Genova che, nel 1120 aveva già costruito un castello sul vicino Colle di Rivarola. Nel 1660 fu gravemente danneggiato dalle inondazioni dello Sturla. Nel 1700 costituiva il Capoquartiere di Chiavari.

CASARZA LIGURE - Nel Medioevo subì le invasioni barbariche e le incursioni saracene. Nel secolo X° fu concesso, con diploma imperiale, al monastero di San Colombano di Bobbio. Nel 1143 era sotto la giurisdizione della Chiesa di Sestri Levante. Fu feudo dei Conti di Camezzana, ramo collaterale dei Fieschi e poi degli Spinola e dei Grimaldi. Fino al 1797 fece parte della Podesteria di Sestri Levante.

CASELLA - Nei secoli XII° e XIII° fu dapprima feudo del Vescovo di Tortona, poi dei Fieschi di Savignone. Nel 1797 passò alla Repubblica di Genova.

CASTIGLIONE CHIAVARESE - Anticamente possesso del locale Monastero dei Benedettini, che per lungo tempo coltivarono tutta la Valle Petronia. Divenne poi feudo dei Fieschi che, nel 1276, lo vendettero alla Repubblica di Genova che, nel 1747, vi eresse alcune fortificazioni contro gli Austriaci.

CERANESI - Compreso nell’Agro genovese, è citato nel decreto della Guardia del 1128. Nel 1747 fu distrutto dagli Austriaci.

CHIAVARI - L’antica "Tigullia" o "Segesta Tigulliorum", abitata dai Liguri Tigulli, fu importante centro preromano, come testimonia una necropoli risalente all’VIII° secolo a.C. In un documento del 980 viene citata come "Clavaro". Ben presto entrò nell’orbita della Repubblica di Genova che, nel 1167, costruì una cinta di mura ed un castello e ne fece un avamposto contro i Malaspina, signori della Lunigiana, che l’assediarono inutilmente nel 1172. Nel 1243 divenne Libero Comune. Nel 1272 fu però di nuovo assediata e conquistata dai Malaspina e dai Fieschi, Conti di Lavagna. Nel 1332 fu ripresa dalla Repubblica di Genova ed eretta a Capitanato. Riconquistata dai Fieschi nel 1393, passò, poco dopo, definitivamente alla Repubblica di Genova e si sviluppò rapidamente sul piano edilizio, industriale e commerciale, diventando il Centro Amministrativo e Giudiziario del Tigullio. Nel 1648 ebbe il titolo di Città. Negli anni 1745-48, durante la guerra di Successione Austriaca, fu occupata dagli Spagnoli, dai Tedeschi e dai Francesi. Nel 1758 il Capitano fu sostituito dal Governatore.

CICAGNA - Fu sotto il dominio dei Malaspina fino al 1114, quando passò con la Repubblica di Genova. In un documento del 1143 è citato con il nome di Plicania.

COGOLETO - Compreso nella Marca della Liguria Occidentale, nel 1091 fece parte dei Marchesati di Savona e del Vasto. Divenne poi feudo dei Marchesi del Bosco e di Ponzone nel secolo XII° e fu sotto la giurisdizione della Podesteria di Varazze. Nel 1343 passò alla Repubblica di Genova e ne seguì le sorti sotto il Capitanato di Sestri. Nel 1800 fu devastato dagli scontri fra Francesi ed Austriaci. Secondo una tradizione vi sarebbe nato Cristoforo Colombo.

COGORNO - Di origine pre-romana, nel primo Medioevo era possesso dei Signori di Cogorno, discendenti dei Conti di Lavagna, che, nel 1203, lo cedettero alla Repubblica di Genova. Nella località di San Salvatore c’è la celeberrima Basilica dei Fieschi, costruita nel 1257 da maestranze lombarde (Magistri Antelami) per iniziativa del Papa Innocenzo IV° Fieschi e del nipote Ottobono (poi Papa Adriano V°), che insieme ai palazzi circostanti, rappresenta uno dei complessi medievali più rappresentativi della Liguria.

COREGLIA LIGURE – Nell’895, in un diploma di Lamberto, a favore del Monastero di Bobbio, viene citata tale località, che fece parte della Pieve di Cicagna fino al 1621.

CROCEFIESCHI - Nel secolo XI° fu possesso dei Vescovi di Tortona, che vi eressero un castello, distrutto nel 1199, durante la guerra fra la Repubblica di Genova e Tortona. Nel secolo XIII° il feudo della Croce passò ai Fieschi che già avevano la Signoria di Savigliano. Nel 1750 prese l’attuale nome e nel 1797 passò alla Repubblica di Genova.

DAVAGNA – Viene citato in un documento del 916 del Vescovo Reperto, riguardante le chiese dell’Arcidiocesi. Nell’aprile del 1800 vi fu una battaglia tra Francesi ed Austriaci.

FASCIA – Compreso nei feudi imperiali, nei secoli XII° e XIII°, appartenne ai Malaspina, ai Fieschi ed ai Doria che lo cedettero alla Repubblica di Genova di cui seguì le sorti.

FAVALE di MALVARO - Nei secoli XI° e XII° fu feudo dei Fieschi, Conti di Lavagna. Compreso nella giurisdizione di Rapallo, nel 1229 passò con la Repubblica di Genova.

FONTANIGORDA - Nel secolo XI° fu feudo dei Malaspina, signori della Lunigiana e successivamente dei Fieschi, Conti di Lavagna. Passò poi in feudo ai Doria e nel XIII° secolo entrò a far parte della Repubblica di Genova. Agli abitanti furono concessi particolari privilegi ed alla fine del XVIII° secolo fu elevato a Comune Autonomo.

GORRETO - Nel Medioevo fece parte del feudo di Ottone che era nella Provincia di Piacenza. Passò poi ai Malaspina che, nel 1640, lo cedettero a Luigi Centurione.

ISOLA del CANTONE - Nel Medioevo fu al centro delle lotte fra la Repubblica di Genova e Tortona che, nel 1218, si accordarono, attribuendosi la prima ,il territorio sulla sinistra dello Scrivia, tranne Serravalle,e la seconda quello sulla destra. Nel 1235 divenne feudo dei Malaspina e nel 1256 degli Spinola.

LAVAGNA - Contea carolingia, fino al 1198 fu in aperto contrasto con la Repubblica di Genova, quale feudo dei Conti Fieschi. In tale anno fu ceduto tutto il territorio al Comune ed i Fieschi divennero semplici cittadini, partecipando alle vicende storiche della città. Nel 1564 fu saccheggiato dal Corsaro Dragut.

LEIVI - Viene citato in un documento del 1143 e fu feudo della famiglia Solari.

LORSICA - Fino al 1174 fu feudo dei Malaspina e successivamente dei Fieschi che, nel 1433, lo cedettero alla Repubblica di Genova. Nel 1797 entrò a far parte della Circoscrizione del Tigullio.

LUMARZO - Compreso nella Contea di Lavagna, ne seguì le sorti fino al 1198, quando i Fieschi lo cedettero alla Repubblica di Genova.

MASONE - Citato in un documento del 991, appartenne ai Malaspina. Nel 1375 passò alla Repubblica di Genova che lo affidarono agli Spinola ed ai Pallavicini. Nel 1547 il castello ospitò Andrea Doria durante la congiura dei Fieschi e fu fatto saltare dagli Austriaci nel 1746.

MELE - Fu fondato nel 1200 e fu compreso nella Podesteria, poi Capitanato di Voltri, sotto la Repubblica di Genova, di cui seguì le sorti.

MEZZANEGO - Di antica origine, fu feudo dei Fieschi, conti di Lavagna che, nel secolo XI°, lo munirono di castello ed un altro ne costruirono in località Vignolo. Nel 1145 la Repubblica di Genova lo assediò essendo in lotta contro i Fieschi ed i due castelli furono distrutti e rimase ucciso Ansaldo Fieschi. Passato alla Repubblica di Genova, venne compreso nel Capitanato di Chiavari e ne seguì le sorti. In località Fano del Bocco, nel 1748, le truppe della Repubblica sconfissero quelle Austriache.

MIGNANEGO - Nel 1613 era compreso nelle Pievi che formavano i sette quartieri della Valle del Polcevera. Nella frazione di Montanesi, nel 1625, la Repubblica di Genova sconfisse l’esercito di Carlo Emanuele I° di Savoia.

MOCONESI - Feudo dei conti di Lavagna, fu coinvolto nelle vicende della Val Fontanabuona fino al 1147, quando con la disfatta dei Fieschi a Mezzanego, passò alla Repubblica di Genova, sotto la giurisdizione di Rapallo. Nel 1800 la popolazione insorse contro i Francesi.

MONEGLIA - In epoca romana, fu importante centro sulla Via Aurelia e nel Medioevo subì numerose incursioni saracene. Inizialmente feudo dei Fieschi,Conti di Lavagna, nel 1153, passò alla Repubblica di Genova che, nel 1173, fece erigere le due fortezze di Villafranca e Monleone. Quest’ultima, l’anno dopo, fu assediata dai Malaspina. Nel 1284, partecipò con sue navi, alla battaglia della Meloria contro Pisa. Nel 1397, la compagine ghibellina, guidata dai Malaspina la conquistarono e saccheggiarono. Nel 1477 fu di nuovo saccheggiata dalle truppe del Ducato di Milano, per aver parteggiato per i Fieschi. Seguì poi le sorti della Repubblica di Genova, prima come Castellània e poi come Capo Podesteria.

MONTEBRUNO – Borgo di antico insediamento, fin dall’XI° secolo fu munito di castello. Fu feudo dei Malaspina e poi dei Fieschi che lo tennero fino al 1547. Successivamente passò ai Doria che, nel 1668, ottennero il "diritto di zecca" e conservarono il possesso del Borgo fino alla fine del secolo XVIII°, quando passò alla Repubblica di Genova.

MONTOGGIO - Antico possesso dei Vescovi di Tortona, ai quali fu confermato, nel 1157, dal Papa Adriano VI°. Divenne poi feudo dei Fieschi che vi fecero erigere un castello. Nel 1214 passò alla Repubblica di Genova. Nel 1547, morto Gian Luigi Fieschi, che aveva ordito la congiura contro Andrea Doria, il fratello Gerolamo con i suoi partigiani, si rifugiò nel castello, dove fu assediato per circa quattro mesi da Agostino Spinola. Su suggerimento di Andrea Doria, il castello fu minato e fatto saltare. Venne dato quindi in feudo ad Andra Doria. La leggenda vuole che G.B. Perasso, detto il Balilla, sia nato a Montoggio.

NE - Borgo di antica origine, nel secolo VIII° fu munito di alcuni castelli per difendere la Valle dalle incursioni saracene che si protrassero fino al secolo X°. Dall’XI° secolo fu feudo dei Fieschi dai quali, nel XIII° secolo passò alla Repubblica di Genova, di cui seguì le sorti.

NEIRONE - Citato in un documento ecclesiastico del 1147 e ricordato come soggetto ad Uscio nel 1387, fu un antico feudo dei Fieschi che lo cedettero a Genova nel 1433.

ORERO - Feudo dei Fieschi, Conti di Lavagna, seguì le sorti degli altri centri della Valle Fontanabuona che, nel secolo XII° passarono alla Repubblica di Genova. Compreso nella giurisdizione di Chiavari, nel secolo XV° fu coinvolto nelle lotte fra i partigiani dei Fieschi, dei Fregoso, degli Adorno e dei Doria.

PIEVE LIGURE - Si sviluppò intorno alla antica Pieve di San Michele e nel 1190 passò alla Repubblica di Genova, aggregato al Capitanato di Recco, di cui seguì le sorti. Nel 1584 fu saccheggiato dai Turchi.

PORTOFINO - È l’antico "Portus Delphini" ricordato da Plinio. Citato nel 986 in un diploma di Adelaide di Borgogna, moglie di Ottone I°, con il quale lo donava, insieme alle altre terre, all’Abbazia Benedettina di San Fruttuoso di Capodimonte. Nel 1171 passò sotto la giurisdizione di Rapallo e nel 1229 entrò a far parte della Repubblica di Genova. Nel 1409, Carlo VI° di Francia, scacciato da Genova, vendette Portofino a Firenze, che lo restituì poco dopo. Nel secolo XV° fu travagliato dalle fazioni politiche dei Fregoso, Spinola, Fieschi, Adorno e Doria che lo possedettero per brevi periodi, ritornando poi sempre con la Repubblica di Genova.

PROPATA - Fondato verso il X° secolo dagli scampati alle incursioni saracene, seguì le sorti della vicina Torriglia. Possesso prima dei Malaspina e poi dei Fieschi nel secolo XIII°. Nel secolo XVI°, dopo il predominio del Ducato di Milano, fu dato in feudo ai Doria e poi passò alla Repubblica di Genova. Alla fine del secolo XVIII° fu eretto a Comune Autonomo.

RAPALLO - Si narra di un’autorità che vi ebbero i Vescovi di Milano dopo il 568. Fu dominio dei marchesi d’Este e dei Fieschi che assunsero il titolo di Conti di Rapallo. Nei secoli XI° e XII°, durante le lotte fra la Repubblica di Pisa e quella di Genova, parteggiò sempre per quest’ultima e ne entrò a far parte nel 1229. Nel 1494 subì i saccheggi degli Aragonesi e nel 1549 quelli dei pirati di Dragut. Nel 1608, distaccato da Chiavari, fu trasformato in Capitanato Autonomo.

RECCO - È l’antica "Ricina" di origini romane, che accrebbe la sua importanza con la costruzione della Via Aurelia. Nel 568 offrì rifugio all’Arcivescovo di Milano, sfuggito ai Longobardi, il quale l’ebbe poi in feudo dall’Imperatore d’Oriente. Entrato a far parte della Repubblica di Genova agli inizi del secolo XII°, nel 1150 fu retto da un Console, divenendo poi Podesteria e, nel 1513, Capitanato.

REZZOAGLIO - Nel 1164, Federico Barbarossa, lo concesse in feudo ai Malaspina. È citato in due "permute" del 1211 e del 1251 con i De Mileto che lo tennero fino al 1330, quando divenuti Della Cella, lo tennero fino al 1797.

RONCO SCRIVIA - Borgo di origine romana, situato sulla Via Postumia che conduceva a Libarna. Nel Medioevo subì le invasioni barbariche e fu possesso dei Vescovi di Tortona, dai quali, nel 1121, passò ai Malaspina che fecero erigere nelle vicinanze un castello. Nel 1227 passò agli Spinola e nel 1242 fu assediato e conquistato dalla Repubblica di Genova, in lotta contro Guglielmo Spinola, alleato di Federico II° che voleva conquistare Genova. Nel 1312, l’Imperatore Enrico VII°, con un diploma imperiale, lo dette in feudo a Opizzino Spinola, ai cui dicendenti fu confermato, nel 1579, dall’Imperatore Rodolfo II° e nel 1644 da Ferdinando III°, che lo eresse in Contea e nel 1647 concesse agli Spinola il diritto di coniare moneta. Alla fine del XVIII° secolo passò alla Repubblica di Genova.

RONDANINA - Antico feudo dei Fieschi, Conti di Lavagna, verso la metà del secolo XIII° passò alla Repubblica di Genova.

ROSSIGLIONE - Citato in un documento del 1146, fu possesso dei Marchesi del Monferrato, fu concesso in feudo ai Marchesi del Bosco che, nel 1210, lo cedettero alla Repubblica di Genova. Nel 1225 ne furono investiti Ottone del Bosco e poi gli Asinari di Asti. Da un documento del 1227, risulta che anche i Malaspina avevano giurisdizione in quella zona. Nel 1625 fu conquistato dalle truppe piemontesi, ma subito dopo, fu liberato dalle truppe della Repubblica di Genova che, nel 1676 gli concesse propri Statuti.

ROVEGNO - Borgo di antica origine. Sembra che i romani ne sfruttassero le miniere di rame. Appartenne al Monastero di Bobbio e nel secolo XI° divenne feudo dei Fieschi, Conti di Lavagna. Verso la metà del secolo XIII° passò alla Repubblica di Genova di cui ne seguì le sorti.

SAN COLOMBANO CERTENOLI - Si sviluppò nei secoli VIII° e IX° intorno al Monastero di San Colombano, fondato dai Benedettini di Bobbio. Fu feudo dei Fieschi Conti di Lavagna che nel 1171 giurarono fedeltà alla Repubblica di Genova. Nei secoli XIV° e XV° fu sconvolto dalle lotte fra i Malaspina, i Fieschi e la Repubblica di Genova e tra le fazioni che facevano capo alle grandi famiglie genovesi. Nel 1799 una insurrezione popolare scacciò i presidi francesi nella Valle Fontanabuona. Alla località di CALVARI è legata la "Congiura dei Torre", ordita nel 1672 dai Savoia, contro la Repubblica di Genova, per ottenere l’annessione della Liguria al Piemonte.

SANTA MARGHERITA LIGURE – Insediamento in epoca romana, fu devastato da Rotari nel 641 e fino al secolo X° subì le incursioni saracene. Nel secolo XII° divenne feudo dei Fieschi e nel 1229 entrò a far parte della Repubblica di Genova. Nel 1432 subì il saccheggio di una flotta veneziana e nel 1549 di quella del pirata Dragut.

SANT’OLCESE - Ha preso il nome dal Santo che nel V° secolo dimorò in tal luogo. Gli Adorno vi costruirono un castello che, nel 1385, fu distrutto dall’opposta fazione dei Montalti.

SANTO STEFANO d’AVETO - Forse di origine preromana, nell’Alto Medioevo fu il più importante centro della Val d’Aveto, quale punto di incontro per le regioni circostanti. Nel 1164 il Barbarossa, con un diploma, lo concede in feudo ai Malaspina, con tutta la Valle. Fu da questi, munito di fortificazioni e castelli e venduto,nel 1495, ai Fieschi ai quali fu confermato dall’Imperatore Massimiliano I°. Nel 1547, fallita la congiura dei Fieschi contro i Doria, per investitura di Carlo V°, divenne feudo dei Doria, il cui malgoverno determinò varie sollevazioni popolari, concluse nel 1796 con l’uccisione dei "bravi" del castello.

SAVIGNONE - Già possesso dei Tortonesi, nel 1242 passò alla repubblica di Genova che lo diede in feudo agli Spinola e alla fine del secolo ai Fieschi Conti di Lavagna che vi fecero costruire un imponente castello. Nel 1636, Ugone Fieschi ne vendette una quarta parte alla Repubblica di Genova.

SERRA RICCÒ - Borgo di origine romana. Nella Località di Pedemonte, nel 1506, fu rinvenuta una tavola di bronzo riguardante una controversia fra Veturii e Genuates. Soffrì delle lotte fra Guelfi e Ghibellini e dell’invasione Austriaca del 1746-47. Nella località di San Cipriano vi nacque il grande annalista Caffaro (1081-1164).

SESTRI LEVANTE - Fondato dai Liguri Tigulli, ebbe notevole importanza in epoca romana, ma decadde completamente sotto le invasioni barbariche. Nel 909, con un diploma, Berengario I° lo diede in possesso alla Basilica di San Giovanni di Pavia. Compreso poi nella Contea di Lavagna, nel 1133, dopo la sconfitta dei Fieschi, passò alla Repubblica di Genova che, nel 1145, acquistò dall’Abbazia di San Colombano, la parte più alta e vi costruì un castello. Nel 1170 partecipò con navi proprie nella guerra contro Pisa e due anni dopo fu occupato temporaneamente dai Malaspina e dai Fieschi. Nel 1212 divenne Podesteria della Repubblica di Genova e nel 1327 fu occupato da Castruccio Castracane. Nel 1365 subì l’invasione dei Visconti e fu coinvolto nelle lotte fra Guelfi e Ghibellini. Nel 1432 respinse un tentativo di invasione dei Veneziani, ma nel 1542 e nel 1607 fu saccheggiato dai Pirati. Seguì le sorti della Repubblica di Genova sotto il Governatorato di Chiavari.

SORI - Fu dapprima sotto la giurisdizione dei Vescovi di Milano e nel 1190 entrò a far parte della Repubblica di Genova. Nel 1584 subì il saccheggio dei pirati saraceni.

TIGLIETO - Si sviluppò intorno alla Badia di Tiglieto, fondata da Pietro de La Fertè, nel secolo XII°. Fu la prima Abbazia cistercense sorta in Italia. Nel 1400 decadde e nel 1442 fu soppressa da Eugenio IV° e fu trasformata in "Commenda".

TORRIGLIA - Forse di origine romana, fu possesso dell’Abbazia di San Colombano di Bobbio, confermato da Ottone II° nel 972. Feudo dei Malaspina, Signori della Lunigiana, nel 1227, gli fu confermato da Federico II°. Verso la metà del secolo XIII° fu acquistato dai Fieschi che si sottomisero alla Repubblica di Genova, conservandone l’investitura. Fu coinvolto nelle lotte fra Guelfi e Ghibellini e nel 1432 il castello fu assediato ed espugnato dalla Repubblica di Genova. Nel 1547, dopo la congiura dei Fieschi, venne compreso fra i feudi imperiali e nel 1548 fu concesso ai Doria che lo conservarono fino al 1797.

TRIBOGNA - In un documento del 1261 viene citata la Chiesa di Tribogna. Nel 1513 era sotto la giurisdizione del Capitanato di Recco. In tutta la Fontanabuona, il potere locale era basato sulle "parentelle", una sorta di partito o di clan, formato dagli uomini che portavano lo stesso cognome, anche se non più parenti di sangue, né residenti.

USCIO - Nel secolo VI° fu sotto la giurisdizione del Vescovado di Milano. Nel 1190 entrò a far parte della Repubblica di Genova. Nel 1606 fu incluso nel Capitanato di Recco.

VALBREVENNA - L’attuale Comune fu costituito solamente nel 1893, con territori che anticamente appartenevano a Ogerio di Valbrevenna e Albertino di Nenno. Nel 1224, in località Pareto, vi fu una battaglia fra Genovesi ed Alessandrini.

VOBBIA - Il Comune fu costituito solamente nel 1901, riunendo antichi beni dell’Abbazia di San Colombano di Bobbio e dei Fieschi di Lavagna. Il castello della Pietra ha origini misteriose. Ricadeva sotto la giurisdizione dei Vescovi di Tortona, dai quali verso la metà dell’XI° secolo viene ceduto al Marchese di Gavi che, nel 1252, lo cedono ad Opizzone che diventa "Opizzone della Pietra" e vi riceve giuramento di fedeltà. Subisce poi diversi passaggi di proprietà ed attualmente è di proprietà Comunale.

ZOAGLI - Compreso nell’antica Tigullia, fu centro romano di una certa importanza. Poi feudo dei Fieschi, Conti di Lavagna, nel 1158 viene citato con il nome di "Joagi". Agli inizi del secolo XIII° entrò a far parte della Repubblica di Genova e ne seguì le sorti, pur conservando particolari privilegi, insieme alle vicine Chiavari e Rapallo. Nel 1500, 1525 e 1528 fu provato dalla peste e, successivamente dalle incursioni dei pirati saraceni.

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