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Il Giornale Martedì 28 dicembre 2004

Le accuse ai Savoia sono ormai «scadute»

Mi sembrano fuori dal tempo le accuse ai Savoia per i fatti del 1849 per i seguenti ,motivi.

1) Ogni evento storico deve avere una durata temporale quale la vita delle persone e dei loro figli che vissero quei momenti storici; sono passati più di 150 anni ed i Savoia sono comuni cittadini dal 1946.

E poi che cosa direbbe il Movimento Indipendentista Ligure se qualcuno in Corsica chiedesse delle scuse per il dominio e la repressione contro i ribelli fatta dalla Repubblica di Genova fino al 1768?

E se un domani qualche discendente di colonie genovesi o di fondaci quale Galata ad Istanbul (pardon Costantinopoli) chiedesse i danni sarà il Mil a pagare?

Signori de! Mil siamo ormai nel 2005...

2) Conclusioni: la storia è sempre andata avanti con fatti positivi e fatti negativi, dopo i fatti negativi del 1849 c'è stata la concentrazione su Genova dell'industria dell'allora regno di Sardegna ed alla Spezia la costruzione dell'Arsenale che per tanto tempo hanno dato lavoro... ad un numero di persone «leggermente» superiore ai quattro gatti miagolanti del Mil che forse rappresentano se stessi.

Saluti

Mario Lauro

Spettabile Redazione Genovese de Il Giornale, leggendo sull'edizione di oggi 24 dicembre la lettera del signor Fallabrini, che recrimina di uno pseudo trattamento preferenziale riservato al Principe Emanuele Filiberto ed alla di lui consorte da parte dell'amministrazione Regionale Ligure, pretendendo piuttosto delle scuse per fatti avvenuti oltre centocinquantanni or sono.

Ho cercato nella mia memoria analoghe sue lettere indirizzate ai vari casarini, agnoletto, della sala (le minuscole sono intenzionali) per i fatti di Genova ai tempi del G8, o ai vari capi partigiani per le vigliaccate e carognate commesse verso i genovesi durante e dopo la guerra da parte di alcuni - ma non pochi - partigiani: però non ho trovato nulla.

Auguri di buone feste e cordialità.

Luigi Parodi (Courmayeur)

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