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Corriere Mercantile Mercoledì 22 dicembre 2004

CODA DI POLEMICHE ALLA VISITA "SEMI UFFICIALE" A GENOVA DI EMANUELE FILIBERTO E CLOTILDE

La protesta degli indipendentisti liguri: «Indietro Savoia»

"Indietro Savoia". La visita a Genova dei principi Clotilde ed Emanuele Filiberto, culminata nel pranzo servito alla mensa dei poveri al convento del Padre Santo, sta avendo un'eco abbastanza polemica. Prima la "rivolta" degli indipendentisti liguri che, guidati da Franco Bampi, contestano soprattutto la visita (semi-ufficiale) dei giovani Savoia in Regione. «Con questo comportamento - dice Bampi - l'amministrazione di piazza De Ferrari ha dimostrato ignoranza storica, se non cattiva fede». Il riferimento è al sacco del 1849 operato dalle truppe guidate dal generale La Marmora «e del quale attendiamo ancora le scuse». Un capitolo assai triste della storia genovese dove i particolari (quelli tipici a danno dei vinti da parte degli occupanti) si possono ritrovare sul sito ufficiale del Mil e su www.francobampi.it. «Davanti a quegli orrori - continua Bampi - proprio uno come Padre Santo fu costretto ad imbracciare il fucile per respingere gli aggressori». Genova, d'altra parte, ha sempre avuto essenzialmente un animo repubblicano. Ritornando alle violenze del 1849 Bampi chiede ora che l'assessore Renata Olivari (che venerdì aveva accolto i Savoia nel Palazzo della Regione) di ricevere «una rappresentanza di abitanti di San Teodoro, i cui ortolani furono trucidati per ordine dei Savoia».

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