IL PATRIMONIO
Le foto sono tratte dal
volume «Gioielli di casa Savoia»
di Maria Gabriella di Savoia e Stefano Papi. Ediz. Electa.
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I
BENI CONTESI |
VALGONO
TREMILA MILIARDI, SONO ALLA BANCA D'ITALIA |
I gioielli che i Savoia rivogliono
Valgono da tremila a cinquemila miliardi, fanno parte di un tesoro ancora
più vasto che potrebbe rientrare nelle trattative in corso con il governo.
Sono i gioielli che i Savoia rivogliono: diademi, bracciali, collane e
spille custoditi in un cofanetto presso la Banca d'Italia. Nella foto: il
diadema della duchessa d'Aosta, smontato e portato a collana, con un paio
di orecchini en suite.
Tenute e castelli
Del patrimonio di casa Savoia in Italia fanno parte anche tenute e
castelli. Nell'elenco, il castello di Sarre, ad Aosta, con 5 ettari di
terra, il castello di Pollenzo, in provincia di Cuneo e patrimonio
dell'Unesco, tre tenute di caccia in Valle Gesso, sempre nel Cuneese, le
tenute laziali di Capocotta e Castelporziano (utilizzata dal presidente
della Repubblica), Villa Savoia a Roma e il castello di Racconigi (anche
questo protetto dall'Unesco). E ancora la tenuta di San Rossore, palazzi e
ville a Pisa e Torino, l'arredamento del Quirinale e la basilica di
Superga a Torino.
Il Diadema
Margherita di Savoia, in un'immagine del 1888, indossa il gran diadema
di diamanti e i due bracciali, anche questi di diamanti, che erano stati
realizzati dal gioielliere Musy e consegnati il 20 aprile 1868.
L'artigiano aveva rimontato due bracciali con l'aggiunte di 34 pietre
incastonate in oro e argento. La parte centrale del gioiello, inoltre,
poteva essere smontata. Nella foto Margherita indossa anche una collana di
dieci fili con un totale di 684 perle.
Il
pendente
È il 1902: la regina Elena indossa una collana di
diamanti con un grosso pendente, una spilla a fiocco sempre in diamanti sul
corpetto e tra i capelli ha uno splendido diadema a cinque «fioroni»: fu uno
dei doni di nozze del re Umberto I, creato appositamente dal celebre gioielliere
Musy di Torino.
La collana
Elena d'Aosta con una collana appartenuta alla prima duchessa d'Aosta. Il
gioiello è composto di diamanti e smeraldi. I cinque pendenti sono smeraldi
particolari: gocce cabochon.
Gli orecchini
Maria José nel 1938 con i gioielli che il principe Umberto aveva fatto
realizzare dalla gioielleria Chiappe di Genova, insieme con il diadema che
era appartenuta alla regina madre Margherita. Il principe aveva fornito
parte delle gemme e suggerito all'orefice alcuni disegni. Tra questi c'erano
quelli di una lunga collana, di una coppia di «clip» e di orecchini pendenti.
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