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«I contestatori sono stati pagati»
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Finita la contestazione per l'arrivo a Napoli
dei Savoia, Vittorio Emanuele ha dichiarato alla stampa che i contestatori erano
pagati. Ciò ha provocato una querela da parte del
Movimento Neoborbonico. Qui sotto riporto gli stralci degli articoli che sono
riuscito a trovare (in rosso le frasi ingiuriose). Ringrazio Vincenzo Matteucci
per le segnalazioni.
Gente
27 marzo 2003 - N. 13
Fischiati, contestati, scacciati:
ecco come i Savoia sono tornati
(...)
Vi aspettavate quello che è accaduto?
«È stata una contestazione studiata e preparate per tempo nei minimi dettagli.
C'è poco da fare distinzioni, è inutile parlare di neoborbonici piuttosto che di
disoccupati arrabbiati. La verità vera è un'altra, e ben più sconfortante:
prezzolati, un manipolo di contestatori, direi professionisti,
che sono stati pagati da qualcuno per inscenare questa pagliacciata. Me lo ha
confermato anche il Cardinale Giordano quando, dopo che la contestazione
in piazza Duomo si era affievolita, siamo riusciti a incontrarci in segreto.
Non si preoccupi, mi ha detto, questi lo fanno per mestiere. Prendono dei quattrini
e vanno a contestare chi capita. in questo caso è capitato a voi».
(...)
Chi (Mondadori)
27 marzo 2003
Il mio vero volto
Emanuele Filiberto
(...)
Una manifestazione contro i Savoia davanti alla Cattedrale. Radunati sotto
striscioni tipo "Savoia assassini, massacratori del Sud e traditori
dell'Italia", armate di pomodori capresi e gavettoni d'acqua, si raggruppano
sparute, ma energiche rappresentanze di movimenti che poco avrebbero da
spartire. Neoborbonici, Indipendentisti liguri, Forza Nuova (neocomunisti in
bandiera rossa), Fiamma Tricolore ( neo-fascisti) persino i Disoccupati che
gridano: "voiimme nu lavoro e ce mandate o' re". Gli agenti sembrano
insufficienti a tenerli a freno: serpeggia così nell'entourage sabaudo il
sospetto che le autorità non abbiamo voluto proteggere a dovere i Savoia forse
anche per irrisolte conflittualità con il governo. (...)
Domanda. Dove sono finiti i contestatori?
Risposta. «Dopo il primo giorno non c'era più nessuno, sembrano spariti,
ne parlavo poco fa con mio cognato Joannes. I "neoborbonici"? Non so
neppure chi siano. A contestarci sono stati un gruppetto di
sconsiderati pagati da qualcuno».
D. Anche lei crede che i manifestanti contro la sua famiglia
siano stati "pagati" da qualcuno (si dice 50
euro a testa)?
R. «Se è così vuol dire che non hanno dato loro abbastanza denaro, perché
già erano in pochi il primo giorno e quello seguente sono del tutto spariti.
Quaranta, cinquanta persone che urlano insulti, comunque, non significano
nulla». (...)
Oggi
26 marzo 2003 - N. 13
Il mio Gennaro ha fatto
la grazia: siamo tornati!
«Che emozione pregare sulle reliquie del patrono
di questa splendida città che porta uno dei miei nomi», (ma è
il Santo che porta il suo nome o è lui che porta il nome del Santo? - mia
osservazione) confida Vittorio Emanuele. Dalla rissa con l'inviato tv delle
«Iene» al nudo fuori programma di Marina, dai fischi agli applausi, la cronaca di
due giornate che sono già storia
dalla nostra inviata Michela Auriti
(...)
Le tensioni della vigilia esplodono in piazza, qui sono tutti Masanielli: fanno
numero gli estremisti di destra, i disoccupati, prefino gli
indipendentisti liguri.(...)
Napoli sei mu' zucchero, atto secondo. La pioggia spazza via anche le
polemiche. «I napoletani ci hanno accolto benissimo», dice Marina, il generale
della casa, instancabile. «Sapesse quanti si sono scusati per i fatti di ieri!
Abbiamo avuto il bagno di folla, la gente gridava: "Non andate più via! Rimanete
con noi". I manifestanti? Pochi e pagati: 50 euro a testa.
Sa dirmi perché oggi sono scomparsi? Si vede che li hanno prezzolati per un
giorno solo». (...)
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