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Querela contro Vittorio Emanuele
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La Stampa
Domenica 23 marzo 2003
«I contestatori non erano
pagati» |
Il Movimento Neoborbonico
querela Vittorio Emanuele
Il Movimento Neoborbonico ha incaricato i propri legali di querelare il
Principe Vittorio Emanuele di Savoia per le dichiarazioni,
apparse su alcuni settimanali, secondo le quali
i contestatori riuniti davanti al Duomo sarebbero stati pagati. Lo ha annunciato
il segretario del Movimento, Salvatore Lanza. «Concederemo ampia facoltà di
prova a Vittorio Emanuele - affermano i neoborbonici - e lo sfidiamo a dimostrare
che tra noi ci fosse anche una sola persona che abbia ricevuto del denaro».
«La verità - aggiunge Lanza - è che con noi ha contestare c'era la Napoli reale
rappresentata da tutte le classi e da più generazioni. Con loro pochi nobili,
a volte di incerta origine, e pochi sostenitori giunti da altre città». «Utilizzeremo
il risarcimento di Vittorio Emanuele - conclude il segretario del Movimento
Neoborbonico - per borse di studio sulla storia delle Due Sicilie destinate
ai ragazzi napoletani. Perché possano sapere che cosa ci hanno tolto i Savoia
con il Risorgimento».
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