I Savoia saranno condannati?
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I Savoia saranno condannati per aver violato la legge dello Stato Italiano?

Come riportato da vari giornali, nella sua visita a Roma Vittorio Emanuele insignisce alcuni prelati in Vaticano violando una prerogativa del Capo dello Stato. Scrive Il Secolo XIX domenica 18 maggio 2003:

Ma Vittorio Emanuele compie anche un passo destinato a riaccendere le polemiche. Al termine della messa celebrata al Pantheon, in suffragio dei re e delle regine d'Italia, accompagnato dall'avvocato Lodovico Isolabella, il principe si reca in Vaticano, ufficialmente per visitare i giardini e la Cappella Sistina. In realtà torna oltreTevere, (dopo il blitz dal Papa, l'antivigilia di Natale) per insignire quattro vescovi della Gran croce dell'ordine dei santi Maurizio e Lazzaro. Il 23 dicembre 2002 il Collare dell'Annunziata (la massima onorificenza di Casa Savoia) toccò al cardinale segretario di Stato, Angelo Sodano. La cosa scivolò via liscia, a dispetto di una legge dello Stato (3 marzo 1951, n° 178, istitutiva dell'ordine al merito della Repubblica) che vieta espressamente a chiunque, cittadino italiano, di conferire onorificenze di sorta, privilegio riservato al Presidente della Repubblica. Il testo abolisce anche le onorificenze di Casa Savoia, ovvero il Collare dell'Annunziata, l'ordine della Corona d'Italia e la Gran Croce dell'ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro. Vittorio Emanuele aveva mostrato di ignorare la disposizione di legge anche il 1° marzo scorso. Ospite di Ranieri III nel principato di Monaco, lo insignì del Collare dell'Annunziata, ricevendo da lui la Gran croce dell'ordine di Saint Charles, la massima onorificenza monegasca.

Ecco cosa dispone la legge 3 marzo 1951, n° 178.

Art. 7 - I cittadini italiani non possono usare nel territorio della Repubblica onorificenze o distinzioni cavalleresche loro conferite in Ordini non nazionali o da Stati esteri, se non sono autorizzati con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro per gli Affari Esteri.
I contravventori sono puniti con la sanzione amministrativa sino a lire 2.500.000.
L'uso delle onorificenze, decorazioni e distinzioni cavalleresche della Santa Sede e dell'Ordine Equestre del Santo Sepolcro continua ad essere regolato dalle disposizioni vigenti.
Nulla è parimenti innovato alle norme in vigore per l'uso delle onorificenze, decorazioni e distinzioni cavalleresche del Sovrano Militare Ordine di Malta.

Art. 8 - Salvo quanto è disposto dall'art. 7, è vietato il conferimento di onorificenze, decorazioni e distinzioni cavalleresche, con qualsiasi forma e denominazione, da parte di enti, associazioni o privati. I trasgressori sono puniti con la reclusione da sei mesi a due anni e con la multa da lire 1.250.000 a lire 2.500.000.
Chiunque fa uso, in qualsiasi forma e modalità, di onorificenze, decorazioni o distinzioni di cui al precedente comma, anche se conferite prima dell'entrata in vigore della presente legge, è punito con la sanzione amministrativa da lire 250.000 a lire 1.750.000.
La condanna per i reati previsti nei commi precedenti importa la pubblicazione della sentenza ai sensi dell'art. 36, ultimo comma, del Codice penale.
Le disposizioni del secondo e terzo comma si applicano anche quando il conferimento delle onorificenze, decorazioni o distinzioni sia avvenuto all'estero.

Art. 9 - L'Ordine della SS. Annunziata e le relative onorificenze sono soppressi.
L'Ordine della Corona d'Italia è soppresso e cessa il conferimento delle onorificenze dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro. È tuttavia consentito l'uso delle onorificenze già conferite, escluso ogni diritto di precedenza nelle pubbliche cerimonie.
Per gli altri Ordini ed onorificenze, istituiti prima del 2 giugno 1946, si provvederà con separata legge.

Fonti: Sito del Quirinale - Sito del Governo Italiano

Avendo violato una Legge dello Stato Italiano che prevede sanzioni pecuniarie e detentive

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