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1815: il consiglio di richiedere la corona comitale

Il Corpo di Città era ricordevole delle consuetudini e delle passate grandezze; e uno dei suoi primi atti fu quello di chiedere a S.M. la concessione di usare l'antico stemma genovese dello scudo con la croce rossa in campo bianco ornato di grifoni; rimaneva la difficoltà del fregio della corona. La regia era esclusa per le stipulazioni di Parigi e di Vienna: avrebbe dovuto prevalere, e si sarebbe di buon grado accettata, la ducale; ma questa era stata assunta dal Sovrano, non pel dominio ristretto alla città di Genova, bensì a tutto lo Stato dell'antica repubblica; un'altra ragione che deve aver influito non poco nel tener limitata la domanda era altresì il fatto che la Città di Torino s'intitolava Contessa di Grugliasco, quindi non avrebbe potuto Genova fregiare il suo stemma d'una corona superiore di grado a quella della capitale del Regno.

Ciò si rileva manifestamente da un rapporto del Sindaco di 1a classe relativo alla scelta degli emblemi e stemma della Città in data 13 dicembre 1815 che si conserva nella filza N. 65 intitolata Corpo Decurionale - Sindaci  anni 1815-46 dell'Archivio Civico, da cui stralciamo il brano seguente.

Poco dopo che fu costituito il Corpo di Città conobbe il Sindaco di 1a classe la necessità di avere un sigillo proprio della Città, per servirsene nelle frequenti occasioni che si presentano alla giornata. Consultò perciò S.E. il signor Conte Vidua Ministro di Stato e Primo Segretario degli affari interni, ed in seguito di vari i discorsi a questo riguardo gli disse che ne avrebbe interpellato S.E. il signor Ministro degli affari esteri ed indi si sarebbe dato il pensiero di fargli avere una risposta positiva. Ritornò Egli frattanto a Torino, e passato qualche tempo fu prevenuto il Sindaco surriferito dall'Ill.mo Intendente generale della Provincia e Città di Genova di commissione del prelodato signor Conte Vidua, che lo stemma fin qui usato della croce rossa in campo bianco era divenuto quello del Ducato, e cosi come tale compreso in oggi nella bandiera ed arma di S.M. Soggiunse quindi che per siffatto titolo, non potevasi più riconoscere per lo stemma proprio di Genova, ond'era d'uopo formarsene un nuovo. Non ommise allora il Sindaco di permettersi alcune osservazioni, per vedere se vi era luogo a conservare l'antico, ma si persuase che conveniva uniformarsi ai suggerimenti del Ministro. Si parlò poscia della corona e proseguendo il signor Intendente a dar sfogo all'incarico avuto disse, che potevasi dal Corpo di Città dimandare al Re la grazia di accordargli, che fosse dinotante Contea a somiglianza di quella di Torino.

Tratto da Angelo Boscassi, Illustrazione storica dello stemma di Genova,
Fratelli Pagano, Genova, 1919

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