liguria@francobampi.it

Home > Congresso di Vienna: 1814 > Regie Patenti

[ Indietro ]

REGIE PATENTI

PORTANTI

Lo stabilimento d'una Regia Delegazione nell'incominciamento dell'amministrazione del Governo di Genova a seconda degli accordati privilegi ivi riferiti, e la continuazione delle attuali leggi.

VITTORIO EMANUELE

PER GRAZIA DI DIO RE DI SARDEGNA, DI CIPRO,
E DI GERUSALEMME, DUCA DI SAVOIA E DI GENOVA,
PRINCIPE DI PIEMONTE ECC. ECC. ECC.

L'unione del territorio componente già la Repubblica di Genova agli antichi stati nostri, c'impone il dovere sacro insieme e caro al nostro cuore di prontamente rivolgere le nostre cure alla maggiore felicità de' nuovi nostri sudditi, acciocché venendo essi a formare parte di quella famiglia, di cui la Divina Provvidenza ci ha affidato il Governo, non tardino a risentire gli effetti delle paterne nostre sollecitudini.

A quest'oggetto, mentre abbiamo determinato di destinare un Commissario plenipotenziario, il quale prendendo possesso in nome nostro di questi nuovi Stati, abbia a rappresentarvi la nostra persona, e ad eseguire gli ordini, che emaneranno da noi. Ci siamo altresì disposti a creare una Delegazione presieduta dallo stesso Commissario Plenipotenziario, e composta di soggetti, che pei loro lumi, per la loro saviezza, esperienza, e per la cognizione anche delle circostanze varie del paese possono meritarsene la confidenza.

Dovrà questa occuparsi degli interessi, e dei bisogni dei nostri nuovi sudditi e proporci le misure che parranno più addattate a promuovere i loro vantaggi, onde possiamo noi regolare, e dirigere ad un tale scopo le ulteriori nostre provvidenze, che participeremo al mentovato Commissario nostro incaricato delle conseguenti disposizioni per la loro esecuzione.

Nel desiderio pertanto di dare in questo primo atto della nostra sovranità una prova del nostro affetto verso di questi nostri popoli con una scelta propria ad ispirar loro la maggior confidenza nel nostro Governo, ci siamo determinati di destinare Capo di questa Regia Delegazione lo stesso nostro Commissario Plenipotenziario, il Cavaliere Ignazio Thaon di S. Andrea e di Revel, Conte di Pratolongo, Luogotenente generale nelle nostre armate, e per membri della medesima il Maggiore generale, Capo squadra della nostra Marina, e Cav. Gran Croce dell'ordine de' SS. Maurizio e Lazzaro Conte Giorgio Andrea Des Geneys; Cav. Paolo Vincenzo Ferraris di Castelnuovo, Senatore e Reggente il Consiglio di giustizia d'Alessandria; Marchese Paolo Pallavicini; Domenico Demarini; Luigi Carbonara; Conte Egidio Sansoni; Gaetano Olandini; ed il Marchese Alessandro Carron di S. Tommaso, il quale riempirà anche le funzioni di segretario generale della stessa Regia Delegazione.

Vogliamo però, che alla sola riserva del Governo Provvisorio, cessato necessariamente in virtù della riunione di questi stati al nostro dominio, ogni autorità civile, giudiziaria, e militare continui ad esercitare sotto la direzione del nostro Commissario Plenipotenziario, tutte le funzioni ed attribuzioni, che esercita attualmente, e che nulla parimenti s'innovi rapporto alle leggi, ed ai regolamenti, che sono ora in osservanza, finché con piena, e matura cognizione possiamo deliberare sulle variazioni e modificazioni che crederemo opportuno di voler addottare.

Intanto vogliamo che siano noti li privilegi, che colle presenti ci compiaciamo di nuovamente confermare, e che vogliamo siano espressamente qui in appresso riferiti. (Vedi Condizioni che devono servir alla riunione degli Stati di Genova a quelli di S. M. Sarda concordate dalle Potenze Alleate nel Congresso di Vienna).

Dato in Torino li 30 del mese di dicembre l'anno del Signore 1814, e del regno nostro il decimoterzo.

VITTORIO EMANUELE.

V. PATERI P. P. e Reg.
V. BRET.
V. SERRA.

VIDUA.

[ Indietro ]