liguria@francobampi.it
[ Indietro ]
REGIE PATENTI
PORTANTI
Lo stabilimento d'una Regia
Delegazione nell'incominciamento dell'amministrazione del Governo
di Genova a seconda degli accordati privilegi ivi riferiti, e la
continuazione delle attuali leggi.
VITTORIO EMANUELE
PER GRAZIA DI DIO RE DI SARDEGNA, DI CIPRO,
E DI GERUSALEMME, DUCA DI SAVOIA E DI GENOVA,
PRINCIPE DI PIEMONTE ECC. ECC. ECC.
L'unione del territorio componente già la Repubblica di Genova
agli antichi stati nostri, c'impone il dovere sacro insieme e caro
al nostro cuore di prontamente rivolgere le nostre cure alla maggiore
felicità de' nuovi nostri sudditi, acciocché venendo essi a formare
parte di quella famiglia, di cui la Divina Provvidenza ci ha affidato
il Governo, non tardino a risentire gli effetti delle paterne nostre
sollecitudini.
A quest'oggetto, mentre abbiamo determinato di destinare un
Commissario plenipotenziario, il quale prendendo possesso in nome
nostro di questi nuovi Stati, abbia a rappresentarvi la nostra persona,
e ad eseguire gli ordini, che emaneranno da noi. Ci siamo altresì
disposti a creare una Delegazione presieduta dallo stesso Commissario
Plenipotenziario, e composta di soggetti, che pei loro lumi, per la
loro saviezza, esperienza, e per la cognizione anche delle circostanze
varie del paese possono meritarsene la confidenza.
Dovrà questa occuparsi degli interessi, e dei bisogni dei nostri
nuovi sudditi e proporci le misure che parranno più addattate a promuovere
i loro vantaggi, onde possiamo noi regolare, e dirigere ad un tale
scopo le ulteriori nostre provvidenze, che participeremo al mentovato
Commissario nostro incaricato delle conseguenti disposizioni per
la loro esecuzione.
Nel desiderio pertanto di dare in questo primo atto della nostra
sovranità una prova del nostro affetto verso di questi nostri popoli
con una scelta propria ad ispirar loro la maggior confidenza nel
nostro Governo, ci siamo determinati di destinare Capo di questa
Regia Delegazione lo stesso nostro Commissario Plenipotenziario,
il Cavaliere Ignazio Thaon di S. Andrea e di Revel, Conte di Pratolongo,
Luogotenente generale nelle nostre armate, e per membri della medesima
il Maggiore generale, Capo squadra della nostra Marina, e Cav. Gran
Croce dell'ordine de' SS. Maurizio e Lazzaro Conte Giorgio Andrea
Des Geneys; Cav. Paolo Vincenzo Ferraris di Castelnuovo, Senatore
e Reggente il Consiglio di giustizia d'Alessandria; Marchese Paolo
Pallavicini; Domenico Demarini; Luigi Carbonara; Conte Egidio Sansoni;
Gaetano Olandini; ed il Marchese Alessandro Carron di S. Tommaso,
il quale riempirà anche le funzioni di segretario generale della
stessa Regia Delegazione.
Vogliamo però, che alla sola riserva del Governo Provvisorio,
cessato necessariamente in virtù della riunione di questi stati al
nostro dominio, ogni autorità civile, giudiziaria, e militare continui
ad esercitare sotto la direzione del nostro Commissario Plenipotenziario,
tutte le funzioni ed attribuzioni, che esercita attualmente, e che
nulla parimenti s'innovi rapporto alle leggi, ed ai regolamenti, che
sono ora in osservanza, finché con piena, e matura cognizione possiamo
deliberare sulle variazioni e modificazioni che crederemo opportuno di
voler addottare.
Intanto vogliamo che siano noti li privilegi, che colle presenti
ci compiaciamo di nuovamente confermare, e che vogliamo siano espressamente
qui in appresso riferiti.
(Vedi Condizioni che devono
servir alla riunione degli Stati di Genova a quelli di S. M. Sarda
concordate dalle Potenze Alleate nel Congresso di Vienna).
Dato in Torino li 30 del mese di dicembre l'anno del Signore 1814,
e del regno nostro il decimoterzo.
VITTORIO EMANUELE.
V. PATERI P. P. e Reg.
V. BRET.
V. SERRA.
VIDUA.
[ Indietro ] |