BOLANO OGGI IL VOLANTINAGGIO:
«GENOVA NON VOTÒ L'ANNESSIONE»
La croce ligure risveglia gli indipendentisti
E chi l'avrebbe detto? Per aver scritto che il comune di Bolano è riuscito - dopo
settant'anni di dai e ridai - a inserire nel proprio stemma la
prestigiosa croce rossa di San Giorgio, si scopre l'esistenza
del Mil. Acronimo di Movimento indipendentista ligure. No, non è
un nuovo partito. Ma un movimento, appunto, che, proprio come ha
fatto Bolano, vuol rimettere 'ordine' nella storia. Bolano c'è
riuscito ottenendo dal Consiglio dei ministri il diritto di
fregiarsi della croce di San Giorgio essendo stato, per secoli,
podestà genovese. Il Mil rivendica l'indipendenza della Liguria
e ha già mobilitato mezza regione. «A questo punto - commenta il
presidente del sodalizio, Vincenzo Matteucci, affiancato dal
referente spezzino, Luigi Grossi - chiederemo l'aiuto dei
bolanesi visto che hanno, e la battaglia per lo stemma lo
dimostra, un grande attaccamento alle proprie radici».
Stamattina gli esponenti del Mil saranno a Bolano a distribuire
volantini e a spiegare la loro 'missione'. Inutile dire che la
vicenda sta suscitando gran curiosità. «La Liguria - dice
Matteucci - è stata per oltre settecento anni sovrana e
indipendente. A ciò i liguri mai hanno rinunciato poiché la
Repubblica di Genova non ha accettato le decisioni del Congresso
di Vienna e mai ha votato per l'annessione all'Italia.
L'indipendenza è stata quindi illegittimamente persa...».
Nell'attesa di sapere se il diritto leso verrà ristabilito, la
concessione della croce ha risvegliato l'orgoglio dei bolanesi.
E così, dai libri di storia, rispunta la poesia che scrise anni
fa il mecenate Mario Grossi. Si intitola 'Crosa rossa in campu
biancu' e recita così: «Su 'n t'er castelu, da matina a sera,
quei de Bolan, dopu mai tanta angossa, gi 'an arauzà su ar ventu
la bandéra du scudu biancu cun la Crosa rossa...»
Cristina Bertucci
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