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Il Giornale
Venerdì 17 marzo 2006
IL MIL HA RISVEGLIATO GLI ANIMI
L’unità d’Italia è stata deleteria: ancora oggi ci chiedono i danni
Agostino De Vincenzi*
Grazie al Mil i Liguri si sono svegliati e grazie a Matteucci e a Bampi e a tanti collaboratori da buoni padri di famiglia, certamente non soddisfatti se non contrariati dell'andamento della cosa pubblica, hanno provveduto a tirare le somme, cominciando dal momento in cui la Repubblica di Genova, con un atto di prepotenza, è stata annessa al regno di Sardegna.
Tornare indietro ai punti di partenza, per avere il quadro preciso di quanto subìto, non è senz'altro una aberrazione quale la «necrofilia archeologica», come scritto impropriamente dall'autore della critica al Mil, vicepresidente ecc..., il quale evidentemente non conosce il significato di tale affermazione. È un «principio di precisione» stabilire se qualcosa di positivo si è verificato nei confronti dei Liguri durante l'imposizione subìta attraverso la forzata unità d'Italia. Al momento, nonostante tutte le ricerche effettuate e nonostante la buona volontà, da tale esame non siamo riusciti a trovare un minimo di positivo che la Liguria possa avere avuto durante l'unità d'Italia, ma se esistesse anche una minima parte, sarebbe cancellata da quello che Genova e la Liguria sono stati costretti a subìre durante il dominio dei Savoia, i quali dopo aver autorizzato stupri, saccheggi ed uccisioni di centinaia di Genovesi (c'era anche uno studente universitario di Savona, nel massacro del 1849!), hanno creato delle immense «necropoli» di italiani e liguri mandati allo sbaraglio sui fronti di guerre in tutto il mondo. Morti che oggi non possiamo fare a meno di ricordare riverenti.
Risulta quindi che il conto chiuso fino a quel periodo, non solo risulta completamente infausto e negativo per la Liguria, ma risulta anche che l'unità d'Italia è stata deleteria per tutti gli italiani al punto che a tutt'oggi subiamo da parte dei paesi invasi dal «regime savoiardo», la richiesta di risarcimento di pesantissimi danni (vedi la Libia!).
Quella triste parentesi di vita «italiana» si è chiusa con la fuga del responsabile in Egitto.
Ma non tornano nemmeno i conti con l'amministrazione della prima Repubblica: scandali in ogni settore, stragi ancora senza colpevoli, cattedrali nel deserto e quant'altro di negativo che ha portato il paese «italiano» sull'orlo del collasso.
Oggi, a causa del modo con il quale è stato gestito il denaro proveniente dalla tasche di chi produce, il nostro paese «italiano» si trova indebitato per almeno quattro generazioni a venire. Il punto interrogativo è questo: quale avvenire ci aspetta? Noi Liguri siamo ancora disposti a farci salassare dopo oltre cent'anni di esperienze dannose subìte? Non è ora che i Liguri pretendano quello che loro spetta di diritto, visto che i conti non tornano? Mentre ieri la via tracciata da Matteucci e da Bampi appariva come un piccolo sentiero, oggi grazie al loro impegno e da quello degli iscritti e dei numerosi simpatizzanti, sta diventando una grande strada colma di adesioni e riconoscimenti di persone alle quali i conti non tornano e quindi vogliono impegnarsi per dare alla nostra Terra Ligure un avvenire certamente migliore di quello negativo subìto fino ad oggi. Chiedere di riuscire a portare la Liguria al livello di Singapore o di Monaco o di altri piccoli Stati che oggi nel mondo si distinguono per il benessere apportato ai loro abitanti, non è certamente una «ricerca di fantasmi del localismo antico», ma è una visione attuale di come quei piccoli Stati risultano fiorenti ed è anche la visione di come sarebbe la Liguria se non avesse subìto la prepotenza di quella forzata annessione. Quindi il Mil, più che doverosamente, ricorda ai giovani la vera Storia e quale è l'identità Ligure e la sua Civiltà con i suoi Valori, e ricorda anche quello che i nostri antenati hanno dovuto subìre a causa dei Savoia e della forzata annessione al regno sabaudo. Sarebbe da stolti se non lo avesse fatto e continuerà doverosamente a farlo.
Il Mil è un Movimento politico pacifico e democratico, aperto a tutti gli altri partiti dell'arco costituzionale e nell'ambito della futura Repubblica Federale Ligure potranno formarsi i loro quadri elettorali e le classi dirigenti per amministrare degnamente la Comunità Ligure.
*Responsabile Mil
del Tigullio Occidentale
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