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Il Giornale

Giovedì 23 marzo 2006


LA BATTAGLIA-DIBATTITO DEL MIL

Non siamo attenti solo alle «palanche»

Vincenzo Matteucci*

Sempre più avvincente il dibattito sulla «identità ligure» che le pagine Liguri de «il Giornale» stanno portando avanti.

Il «botta» e «risposta» di venerdì 17 marzo fra il lettore Clavarino e il caporedattore Lussana meritano di essere «conservati» e riletti ogni tanto! Dopo diversi giorni di tale dibattito ritengo che si possano fare alcune considerazioni. La crisi di Genova e della Liguria è dovuta unicamente alla «crisi psicologica» della sua classe dirigente (politica, imprenditoriale, culturale e dei mezzi di informazione). Non hanno la sicurezza di se stessi e di conseguenza non avendo fiducia in se stessi non hanno l'entusiasmo per portare avanti con tenacia le giuste «battaglie». Tutti, nei mille convegni, nei dibattiti, negli articoli, parlano sempre della «posizione strategica di Genova e della Liguria», dicono che si potrebbe fare questo, si potrebbe fare quest'altro, ecc... ma... ci vuole l'appoggio del governo, devono mandarci i soldi, ecc... Per una scelta politica costruttiva e positiva, noi non vogliamo «criticare per criticare» coloro che hanno responsabilità politiche di amministrazione delle nostre Comunità. Fanno sicuramente quello che possono e sanno fare! I Cittadini elettori sapranno benissimo poi giudicare. Gli obiettivi che noi vogliamo raggiungere sono due: con il primo vogliamo fortemente che i Liguri, riscoprano la loro vera Storia e quello che i loro avi sono riusciti a fare per dare una identità alla loro Comunità.

Con il secondo obiettivo vogliamo che i Liguri comprendano che anche oggi è possibile riportare la Liguria ad essere una delle protagoniste delle vicende del mondo. Il primo obiettivo è quasi raggiunto, grazie alle pagine che «il Giornale» ha pubblicato e continua a pubblicare.

È ancora necessario che nelle scuole della Liguria si insegni la vera Storia Ligure, onde riscoprire la nostra «identità», ma dopo la «campagna» condotta da «il Giornale» sarebbe solamente «autolesionistico» non farlo, tanto più che l'intervento del Presidente del Consiglio Provinciale di Genova, Mauro Cavelli, ha chiarito bene che ormai «l'identità ligure» è riconosciuta ufficialmente nello Satuto della Liguria! Ora puntiamo al secondo obiettivo: dobbiamo convincere i Liguri, che anche con la «globalizzazione», la Liguria può tornare ad essere una delle protagoniste delle vicende del mondo. Questo è quello «sbocco concreto» alle nostre «battaglie» che il lettore Clavarino e gli altri «scettici» hanno finora detto che manca al nostro programma. Con questo mio intervento non voglio ulteriormente dilungarmi su questo punto, perché chiaramente verrà affrontato nel dibattito che mi auguro si aprirà, quando i lettori avranno esaurito gli «argomenti storici» che finora stanno continuando ad appassionare gran parte degli interventi sulla «identità ligure». Rendiamo tutti merito a Lussana ed a «il Giornale» di essere riusciti a portare avanti una impresa che è quasi «titanica»: tenere avvinti i lettori, per giorni e giorni, con un dibattito culturale! E dire che invece i Liguri sono considerati «...solamente attenti alle palanche!...». Se «il Giornale» ci «darà ancora una mano» (cioè della «attenzione giornalistica»), siamo pronti ad aprire la «battaglia-dibattito» sul secondo obiettivo. Ed allora ne vedremo ancora delle belle e parleremo anche... di palanche!

*Presidente Mil

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