l primo firmatario della proposta di legge Gadolla: «E' un
interesse condiviso» Eliminare le macro-circoscrizioni
oggi esistenti ... come la circoscrizione nord-ovest che regala
seggi solo a Milano e Torino ... e ... rendere le circoscrizioni regionali, con un
minimo di un parlamentare per regione e gli altri assegnati in proporzione
alla popolazione. |
I dieci Valori della Civiltà Ligure
LA VERA Storia della Liguria
Quali DIRITTI INTERNAZIONALI
ha la Liguria
Come "tutto questo" sia
di grande ATTUALITÀ
Come "tutto questo" sia
anche CONVENIENTE per la Liguria
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IL SECOLO XIX
Martedì 14 ottobre 2003
Un europarlamentare per la Liguria
Giovanni Mari
Nasce
un'alleanza bipartisan e interregionale per assicurare una rappresentanza a
Strasburgo anche alle piccole regioni
Genova. È una grande alleanza bipartisan e interregionale. Vuole
garantire almeno un europarlamentare per la Liguria. Così come per
le altre regioni oggi orfane di un deputato a Strasburgo: ossia Friuli, Val
d'Aosta, Umbria, Basilicata e Sardegna. Perché, è la tesi di chi promuove
la riforma elettorale, «è impensabile che su 87 europarlamentari la Liguria
non abbia la certezza di avere un suo rappresentante». I tempi sono stretti,
la tornata continentale è fissata per la prossima primavera. Vero è, però,
che se passasse la linea dei listini" bloccati - emersi nell'ambito
del progetto delle liste unitarie dei due poli in competizione - la strada
sarebbe molto più facile. La proposta di legge porta la prima firma
del capogruppo in Regione Liguria di Alleanza nazionale Gianfranco Gadolla.
Un testo snello che il consiglio ligure può approvare e inviare al parlamento
per la trasformazione in legge statale. Lo hanno firmato tutti i consiglieri
di An ma anche Gianni Barci dell'Udc, Guido Bonino della Lega, Fabio
Morchio dello Sdi, Giancarlo Mori della Margherita (ci sta pensando, per
lo stesso partito, anche Romolo Benvenuto). Ha rifiutato l'intesa Rifondazione,
che sostanzialmente punta a mantenere il massimo proporzionalismo della legge
elettorale attuale; mentre Gadolla ha registrato qualche resistenza nell'ottenere
il sostegno di Ds e Forza Italia. Ma il patto bipartisan ha già ottenuto
risultati: proprio i gruppi politici di Friuli, Val d'Aosta, Umbria,
Basilicata e Sardegna hanno cominciato a lavorare su un testo di proposta
praticamente identico.
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Gadolla |
Il parlamento risulterebbe così assediato dalla
stessa richiesta. La rivoluzione prevede di eliminare le macro-circoscrizioni
oggi esistenti. Anche quella, cioè, che oggi assegna 27 parlamentari europei
a Piemonte, Lombardia, Val d'Aosta e Liguria. Una circoscrizione nord-ovest
che regala seggi solo a Milano e Torino, a esclusione di grandi firme
liguri del recente passato come Eolo Parodi, Franco Malerba e Roberto Speciale
(la cui conferma è venuta meno per il mancato sostegno elettorale dei Ds
lombardi). L'idea è quella di rendere le circoscrizioni regionali, con un
minimo di un parlamentare per regione e gli altri assegnati in proporzione
alla popolazione. Così: alla Val d'Aosta e alle altre "piccole"
andrebbe un seggio, ma alla Liguria, appunto in proporzioni andrebbero
tra i 2 e i 3 seggi. La proposta di legge, nata proprio da Genova, scende
nei dettagli, con le regole per le presentazioni delle liste, le firme da
raccogliere, gli scorpori dei voti, le incompatibilità. E punta soprattutto
sulla riforma federalista italiana in cui la delega di poteri alle Regioni non
è seguita dalla certezza di rappresentanza a Bruxelles. Ecco il commento
del promotore, Gianfranco Gadolla: «Credo sia una proposta precisa e
condivisibile. Mi auguro che il Consiglio regionale la approvi nel suo insieme.
Giustamente è un testo bipartisan, perché l'interesse, quelli di avere un
europarlamentare ligure, è un interesse condiviso a destra e sinistra». Ds
e Forza Italia nicchiano: ma potranno dire che è meglio non avere un
europarlamentare ligure? Chiedo invece — conclude Gadolla — che
l'intera comunità politica e sociale della Liguria si mobiliti per dare a
questa regione l'indispensabile posto nel parlamento europeo. Le Regioni
sono autonome, l'Italia è sempre più federalista e il peso dell'Europa
cresce ogni giorno. Ha senso che tutto resti come è oggi? Certo, i
"listini bloccati" ci aiuterebbero: in quel caso Lombardia e
Piemonte avrebbero un gran da fare per rifiutare ai liguri un posto garantito».
Bravo GADOLLA - Male
Secolo XIX - Volantino del 14 ottobre 2003
Collegio europeo ligure
- Comunicato stampa del 1 agosto 2003 che riporta i link agli altri
precedenti quattro comunicati |
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