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Il Duemila
n. 34 del 15 - 22 novembre 2006

dalla LIGURIA

1978: ai Liguri le stesse promesse di oggi!

Già allora si parlava di porto e valico

Gf. Cassissa


Ventotto anni fa, nel 1978, l'Italia era un paese molto diverso rispetto a oggi, nel pieno della prima repubblica e degli anni di piombo. Allo stesso modo, diverso era il mondo. In quell'anno gli Stati Uniti erano guidati da Jimmy Carter, l'Unione Sovietica da Breznev, nell'estate ascendeva al soglio di Pietro Albino Luciani, a cui sarebbe succeduto nell'autunno Karol Woytyla. Tempi lontani. Eppure, i liguri, già alle prese con il problema di un porto soffocato dalla mancanza di adeguati collegamenti verso Piemonte e Lombardia, avevano lo stesso sogno che ancora oggi sono costretti a coltivare: un nuovo valico ferroviario. A questo proposito, Il Giornale ha recentemente ripubblicato un articolo datato 16 ottobre 1978 in cui si raccontava della visita alla Camera di Commercio di Genova dell'allora ministro dei trasporti Vittorino Colombo, democristiano appartenente alla corrente di Donat Cattin. Erano i tempi del IV governo Andreotti. Il ministro, seppur in un linguaggio infarcito di bizantineggianti espressioni politichesi, aveva garantito valutazioni in tempi brevissimi, e la costruzione dell'opera se questa fosse risultata necessaria. I lustri, i decenni, hanno dimostrato quanto sarebbe stato importante realizzare, a quel tempo, l'opera. Così non è accaduto, ed è in un certo senso incredibile che i liguri abbiano saputo pazientare tanto a lungo, in una situazione che ha gravemente decurtato le potenzialità economiche e industriali; e ancora ascoltino (sebbene disillusi) simili discorsi. Quasi tutte le forze politiche ora dichiarano di volere l'opera, ma ecco anche oggi profilarsi i pericoli. La sinistra radicale non ne vuole sapere: c'è quindi il rischio che, per qualche veto, si rimanga ancora una volta a mani vuote. Burlando ha dichiarato che sarà possibile partire con la realizzazione nel 2008, e FI ha garantito la propria collaborazione in Consiglio per superare il problema degli oppositori in maggioranza. Se finalmente si inizierà, saranno passati esattamente 30 anni dopo quella visita del ministro Colombo alla Camera di Commercio di Genova. I 1iguri si sarebbero meritati una maggiore considerazione, ma nonostante tutto la cosa più importante è che finalmente, una buona volta, si arrivi a dare nuovo respiro al porto e a tutta 1'economia della regione. Prima che sia veramente troppo tardi.

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